Meglio WordPress o ClickFunnels?
Non voglio qui fare una prova comparativa mettendo a confronto le funzionalità dei due strumenti. Sia perché avrebbe poco senso, sia perché non credo sia il modo giusto di valutare la scelta di uno strumento per gestire la propria attività online, o per essere più specifici per creare e gestire funnel.
Voglio invece fornirti alcuni elementi per scegliere e valutare con più attenzione le varie opportunità che sono a disposizione.
Come ho già detto diverse volte, ritengo che ognuno dovrebbe partire pensando alla propria strategia, poi definire quali sono le esigenze e di conseguenza scegliere lo strumento più adatto. Non il contrario, come spesso avviene.
WordPress VS le piattaforme all-in-one come ClickFunnels
Con WordPress si possono tranquillamente creare e gestire funnel. Non è una novità e nemmeno un segreto. Eppure non è raro sentire persone che, quando si tratta di dover realizzare un funnel si rivolgono direttamente a piattaforme come ClickFunnels, Kartra o Kajabi senza nemmeno contemplare l’utilizzo di WordPress.
Forse perché WordPress viene spesso associato solo al concetto di sito, o addirittura solo all’idea di blog, e non c’è da stupirsi se qualcuno si dimentica che può essere così flessibile da essere un ottimo strumento anche per la creazione di funnel di marketing o di vendita.
Il merito va anche attribuito a molte delle piattaforme che, in questi anni, si sono spese per farsi considerare come l’unico, solo e indispensabile strumento di creazione di funnel. Russell Brunson di ClickFunnels è l’esempio più noto in questo senso. Spiegando in modo semplice e molto efficace il concetto di funnel al pubblico, è riuscito poi a convincere molte persone che, proprio il suo software, fosse l’unico (o quasi) strumento giusto per mettere in pratica quanto spiegato.
Alla base di ClickFunnels c’è un page builder (il loro si chiama Etison Editor) strutturato attorno al concetto di funnel. La parte più consistente del servizio sono poi i mille corsi, libri come Dotcom Secrets, materiali, community e iniziative come la celebre One Funnel Away…
ClickFunnels è un’azienda che si occupa di formazione e che sfrutta intelligentemente questi contenuti per promuovere il proprio software.
Come page builder inoltre, ClickFunnels non è che sia così potente. Plugin come Elementor o Thrive Architect per WordPress sono decisamente più potenti e flessibili per la creazione delle pagine. ClickFunnels però viene presentato come il sistema più facile e rapido per creare funnel. Con loro è tutto integrato e non ti servono altri strumenti. In parte è vero, in parte no.
Con ClickFunnels non ti serve altro? Non è proprio così
Il piano base di ClickFunnels, che al momento costa $97 al mese, non ti permette di fare proprio tutto senza ricorrere a strumenti esterni. Se vuoi fare attività di email marketing devi acquistare anche un servizio esterno come ActiveCampaign, Aweber, ConvertKit, MailChimp, Drip…
Se vuoi raccogliere e pianificare appuntamenti, magari per vendere sessioni di consulenza, devi attivare o acquistare un servizio esterno per la gestione degli appuntamenti.
Vuoi inserire dei video sulle tue pagine? Devi appoggiarti a YouTube, Vimeo, Wistia o altri servizi.
Inoltre, con il piano base, puoi realizzare fino a un massimo di 100 pagine e 20 funnel e collegare il tuo account ClickFunnels a un massimo di 3 domini personalizzati. Per la maggior parte delle persone, questo è già più che sufficiente.
Se però vuoi rimuovere queste limitazioni devi passare al piano Platinum da $297 al mese. Il piano Platinum comprende anche Backpack (per creare programmi di affiliazione) e la funzione Follow-Up Funnel che è il servizio di email marketing automation di ClickFunnels. Tali funzionalità non sono incluse nel piano base.
Su CF ogni utente ha a disposizione una gran quantità di template pronti all’uso, sia dal punto di vista grafico sia di struttura del funnel.
La disponibilità di numerosi template messi a disposizione da servizi come ClickFunnels può essere molto comoda, ma considera che anche su page builder come Elementor o Thrive Architect hai a disposizione dei template dai quali partire.
Un template come quello che vedi qui di seguito, non è poi così difficile da replicare con Elementor o Thrive Architect.
Come inoltre potrai facilmente immaginare, il template è solo una piccola parte del lavoro. Poi dovrai pensare ai testi, avere a disposizione le immagini giuste, magari anche un video… In altre parole, il template è comodo, ma una volta che hai imparato come utilizzare un page builder, vedrai che non è quella la parte del lavoro più lunga e impegnativa.
Nel video sottostante puoi vedere un breve esempio che ti mostra l’interfaccia del page builder di ClickFunnels:
ClickFunnels rende molto comode operazioni come lo split test di varie versioni di ogni pagina del funnel. Cosa che puoi fare su WordPress utilizzando ad esempio Google Optimize oppure Thrive Optimize (se utilizzi il page builder Thrive Architect). Il fatto che su ClickFunnels questa funzionalità sia integrata nella piattaforma rende molto più semplice il suo utilizzo.
Anche collegare un modulo presente in una pagina realizzata con ClickFunnels a un autoresponder come ActiveCampaign è molto semplice, come puoi vedere in questo breve video:
Tieni presente però che anche su WordPress con page builder come Elementor o Thrive Architect, la procedura non è particolarmente complicata. Inoltre, con Elementor o Thrive Architect è anche possibile connettersi non solo alle liste, ma anche ai form di ActiveCampaign. Questo permette di sfruttare il double opt-in sui form di iscrizione, come ti ho spiegato in questa serie di consigli su ActiveCampaign.
Con ClickFunnels non devi avere a che fare con i dettagli tecnici?
Sulla home page di ClickFunnels campeggia una scritta che evidenzia il fatto che non è necessario assumere o rivolgersi ai tecnici per realizzare i propri funnel. Vero, ma fino a un certo punto.
Creare un funnel e scegliere uno dei template già pronti è qualcosa che anche un bambino saprebbe fare. Andare a modificare un record DNS del dominio per creare un CNAME, installare i vari script di tracciamento e collegare ClickFunnels ai vari servizi esterni è qualcosa che richiede, per lo meno, la lettura della documentazione. Soprattutto se sono attività che non hai mai fatto prima.
Ma non solo. Nell’immagine seguente vedi un esempio di modulo di checkout realizzato con ClickFunnels. L’elemento dedicato all’indirizzo di fatturazione presenta delle etichette che sono in inglese. Ma se volessi tradurle in italiano? Non puoi, dato che non è presente una funzione per tradurle.
È possibile farlo, utilizzando del codice CSS oppure tramite JavaScript, come ho fatto io con l’etichetta “Indirizzo”.
Il supporto di ClickFunnels in questo caso non può aiutarti dato che non forniscono codice custom. Al massimo ti suggeriscono di rivolgerti al tuo sviluppatore.
Purtroppo la questione delle traduzioni è qualcosa che accomuna molte piattaforme nate principalmente per un pubblico internazionale/anglofono. Per molti non è un problema lasciare qualche testo in inglese sulle proprie pagine, per altri invece può essere frustrante non avere il pieno controllo.
È ovvio che, rispetto a un sito WordPress, con servizi come ClickFunnels non devi pensare a questioni come il backup, gli aggiornamenti dei plugin e la sicurezza, dato che a queste cose ci pensano loro. Però non credere che sia tutto facile e immediato. Soprattutto ti dovrai adattare a come loro hanno pensato e impostato il sistema.
Aree membership su ClickFunnels
La gestione delle aree membership su CF è piuttosto elementare e limitata. Servizi come Kajabi e Kartra, giusto per citare due alternative, offrono una struttura molto più solida e flessibile. Per non parlare poi di soluzioni basate su WordPress come ad esempio MemberPress oppure LearnDash (per la gestione dei corsi).
Se però non hai esigenze particolarmente sofisticate quanto offerto da CF può anche bastare.
ClickFunnels non la considero una piattaforma particolarmente indicata ad ospitare corsi. Volendo però è anche possibile integrare CF con Kajabi. È una cosa che non ho mai fatto (e credo non farò mai), ma nella documentazione di CF è spiegato come fare.
Usare ClickFunnels e WordPress insieme
Vedere ClickFunnels e WordPress come antagonisti non è il modo giusto, dato che i due strumenti possono andare d’amore e d’accordo.
Se ad esempio ti serve un blog, non c’è dubbio che WordPress sia uno strumento più adatto. ClickFunnels infatti non dispone di una funzionalità blog. Puoi creare pagine, ma il blog è un’altra cosa. Viceversa però, puoi tranquillamente creare funnel utilizzando il tuo sito WordPress senza alcun bisogno di ClickFunnels.
Hai comunque a disposizione molte alternative per far collaborare i due strumenti:
- Puoi utilizzare WordPress sul tuo dominio principale www.tuodominio.it e sfruttare ClickFunnels per tutte le varie landing page e pagine dei tuoi funnel, utilizzando il sottodominio creato in automatico da ClickFunnels (che è qualcosa tipo tuo_nome_utente.clickfunnels.com )
- Ti suggerisco però di configurare ClickFunnels per usare un tuo dominio personalizzato. Così puoi fare in modo che tutte le pagine create su ClickFunnels siano ospitate sul tuo dominio principale www.tuodominio.it e potresti poi installare il tuo blog WordPress su un sottodominio tipo blog.tuodominio.it
- Oppure potresti lasciare il tuo sito WordPress sul dominio www.tuodominio.it e impostare ClickFunnels per usare un sottodominio tipo cf.tuodominio.it
Ti sconsiglio però di registrare il dominio direttamente con ClickFunnels, meglio registrarlo su altri servizi tipo NameCheap, Register in modo da essere più indipendenti. Qui trovi un mio articolo nel quale ti spiego come e dove registrare un dominio.
Associando uno o più domini al tuo account ClickFunnels, potrai poi decidere quali utilizzare per i vari funnel.
Le pagine di ClickFunnels sul tuo sito WordPress
Volendo è anche disponibile un plugin per WordPress che ti consente di utilizzare le pagine create con ClickFunnels all’interno dello stesso dominio utilizzato per il sito WordPress. È una possibilità, ma personalmente ti consiglio di associare ClickFunnels a un dominio e utilizzare quello.
Vale la pena usare ClickFunnels?
È possibile provare il servizio gratuitamente per 14 giorni. È il modo migliore per rendersi conto se sia lo strumento giusto per le tue esigenze. Soprattutto se hai un po’ di esperienza con altri strumenti, ti renderai conto velocemente se è un ambiente confortevole o se l’interfaccia, le funzionalità o l’atmosfera generale di questa piattaforma non ti soddisfano.
Sulla home page di CF non sono riportati i prezzi, dato che il loro scopo è convincerti a provare il servizio. Come ho scritto prima però, il piano base parta da $97 al mese e quello Platinum da $297.
Su quella pagina non troverai molte spiegazioni sulle funzionalità della piattaforma, confronti con altri servizi o cose simili. Loro ti vendono la facilità e l’idea che il successo è a portata di funnel. Non sai da dove partire? Non preoccuparti. Noi ti diamo gli strumenti e anche le strategie.
Il fatto poi che ClickFunnels offra un generoso programma di affiliazione, che paga fino al 40% in commissioni, è uno dei motivi per il quale questo tipo di comunicazione è possibile trovarlo su svariati articoli e recensioni pubblicate su molti siti e che non fanno altro che rielaborare, con altre parole, la pagina di vendita di CF.
In pratica è come acquistare un trapano, ma anziché usarlo per fare dei buchi, molti scoprono che guadagnano di più convincendo altre persone ad acquistare lo stesso trapano ;)
Il mio suggerimento è che, se ti serve soprattutto una soluzione per raccogliere lead con uno schema tipo pagina di opt-in, thank you page e magari anche qualche pagina successiva per attività di nurturing, con ClickFunnels sprecheresti dei soldi. Servizi di email marketing come ad esempio ActiveCampaign e MailerLite mettono a disposizione anche la possibilità di creare landing page, ma il mio consiglio è quello di crearle su WordPress utilizzando page builder come Elementor oppure Thrive Architect.
Con WordPress hai anche meno vincoli per quanto riguarda le possibilità di personalizzazione e integrazione. Se vuoi anche gestire la vendita e l’incasso, puoi appoggiarti a soluzioni su WordPress come WooCommerce, moduli di pagamento creati con Gravity Forms o usare servizi esterni come ThriveCart.
Con WordPress, in un certo senso, devi abbracciare l’idea della flessibilità. Nel bene e nel male.
Scegliendo i componenti giusti la strada può essere facile, ma è inutile negare che l’incredibile quantità di temi, plugin e servizi disponibili, rende molto facile compiere passi sbagliati, generare frustrazione e portarti a credere che la soluzione dei problemi sia una piattaforma come ClickFunnels.
Con WordPress è necessario abituarsi a gestire e a far dialogare strumenti differenti, ma come hai visto, non è che con ClickFunnels puoi fare proprio tutto senza mai uscire dal loro ambiente. Se però non vuoi usare né WordPress, né ClickFunnels, qui trovi altre soluzioni per creare landing page.