Funnel Membership

Errori da evitare quando scegli software e servizi online

Tiziano Fogliata

Ogni volta che apri Facebook o un altro social, soprattutto se sei interessato al digital marketing, oppure visiti un sito o consulti la posta, è molto probabile scoprire un nuovo tool “rivoluzionario” per creare landing page, incrementare i risultati di un funnel, rendere ancora più efficace le tue attività di email marketing.

…e so benissimo che è molto facile cedere alla tentazione di provarlo, saperne di più e pensare che magari è proprio quello di cui hai bisogno per svoltare.

Ecco l’ingrediente segreto che manca alla tua pozione magica. Peccato che questo, quasi mai, corrisponda alla verità.

La nostra mente è alla costante ricerca di scorciatoie e quindi, tutto quello che promette di rendere più facile, più rapido e più sicuro il raggiungimento di un obiettivo, esercita su di noi un incredibile fascino.

Ma purtroppo, molto spesso, il fascino esercitato da tutti questi tool e strumenti miracolosi è direttamente proporzionale alla mancanza di una strategia da parte nostra.

Quando siamo privi di una mappa, di una bussola e di una chiara direzione, ogni segnale che incontriamo rischia di portarci fuori strada, facendoci consumare più risorse, più tempo ed energie. Nel peggiore dei casi possiamo ritrovarci anche a girare in tondo senza mai raggiungere alcun obiettivo.

Eppure non è raro incontrare persone che passano da un tool all’altro convinte che, fino a quel momento, le cose non sono andate bene perché mancava loro lo strumento giusto.

A volte questo può anche essere vero, ma nella maggior parte dei casi questi individui sono alla ricerca di una bacchetta magica che risolva tutti i loro problemi, oppure semplicemente non riescono a resistere alla tentazione di provare qualsiasi nuovo servizio ;)

Prendere carta e penna e mettersi a pianificare una strategia richiede tempo e impegno. È necessario pensare a cosa ti piace fare e a cosa sei in grado di offrire. Devi valutare se ci sono persone disposte a pagare per quello che offri e qual è il modo migliore per comunicare, presentare e vendere la tua offerta. Dopo di che puoi iniziare a valutare quali sono gli strumenti che ti servono per raggiungere il tuo obiettivo, o almeno per iniziare a tastare il terreno.

Prenditi il tempo per schematizzare, su carta, con una mappa mentale o in qualsiasi altro modo il tuo sistema, la tua strategia. Sia che si tratti della strategia generale sia che riguardi solo un semplice funnel di acquisizione.

Esempio di un funnel

Investire del tempo nell’analisi e nella pianificazione permette inoltre di aiutarci nella scelta degli strumenti più adatti e in grado di integrarsi facilmente tra di loro. Evita di fare il contrario, ossia acquistare uno strumento e lasciare che sia lui a spiegarti cosa devi fare.

Consigli ed errori da evitare quando scegli un tool o un servizio

Ecco alcuni consigli per la scelta di un servizio, di un strumento o di un plugin per WordPress.

Gratis è bello, ma non basta

Il fatto che un servizio, un tool, un plugin WordPress sia gratuito è quasi sempre un fattore positivo, soprattutto per chi sta iniziando e sta sperimentando una nuova idea.

Quello che ti consiglio però è non basare la scelta solo sul fatto che qualcosa sia gratis, soprattutto se si tratta di un tassello fondamentale per la tua attività.

Non scegliere solo un servizio perché è gratis. Se non sei disposto a pagare per un servizio significa che non credi che la tua attività possa produrre qualcosa. Quando acquisti qualcosa valuta quanto potrebbe aiutarti a essere più produttivo, quanto tempo potrebbe farti risparmiare, quanto potrebbe incrementare le vendite…

Risparmiare qualche decina di euro per un plugin per poi perdere un sacco di ore nella creazione di una landing e ottenere un risultato mediocre è un buon affare?

La tentazione delle offerte lifetime

Ti sarà sicuramente capitato più di una volta di imbatterti in un’offerta lifetime. Un software, o un servizio che puoi acquistare con un unico pagamento anziché essere costretto a pagare un antipatico e oneroso canone mensile o annuale.

Come insegna il buon Cialdini, difficile resistere alla tentazione di fare l’affare. Anziché spendere centinaia di euro negli anni a venire, con poche decine di euro quel servizio può essere tuo per sempre.

Siti come AppSumo, giusto per citarne uno dei più popolari, sono famosi per questo genere di offerte. Ogni settimana vengono proposte offerte lifetime di servizi o software. A volte capita di fare davvero l’affare, in altri casi si tratta di servizi che magari dopo un anno vengono abbandonati. Ma la situazione più comune può essere quella di acquistare qualcosa che non ci serve.

Qualcosa che magari rischia anche di modificare la propria strategia, dato che dopo aver acquistato quel servizio, dobbiamo pure trovare un modo per utilizzarlo.

Lo confesso, a volte ci sono cascato pure io. Ho ceduto a offerte irresistibili acquistando cose che in pratica non ho mai utilizzato.

Il vero affare lo si fa, nella maggior parte dei casi, acquistando qualcosa solo quando ne abbiamo veramente bisogno.

Scegli soluzioni affidabili e diffuse

Questo non significa rinunciare a provare qualcosa di nuovo, ma evitare di buttarsi sempre sull’ultima novità credendo che possa miracolosamente risolvere tutti i problemi.

Soprattuto per quel riguarda i tasselli chiave della tua attività è consigliabile rivolgersi a servizi che sono sul mercato già da diversi anni o che comunque hanno già dato prova di avere un modello di business sostenibile.

Il panorama dei servizi online è ricco di meteore. Servizi lanciati e poi abbandonati, oppure acquisiti e trasformati. Per questo motivo è opportuno prestare un po’ di attenzione nella scelta dei partner.

Scegliere di provare il nuovo servizio lanciato da una startup che permette di creare grafiche da condividere sui social è un’attività a basso rischio. Se anche il servizio dovesse chiudere, l’impatto sarebbe molto limitato.

Un CRM o una piattaforma di email marketing sono invece un tipo di servizio meno semplice da sostituire e doverlo fare può richiedere parecchio tempo e fatica.

Va anche detto però, che un servizio che è ancora nelle fasi iniziali della sua crescita è spesso più attento ad ascoltare le richieste dei clienti. Quindi, se i fondatori sono in perfetta sintonia con le esigenze di clienti come te, allora può valer la pena assumersi un po’ di rischio.

Con cosa si integra e come si integra con le soluzioni che già utilizzi

Valuta sempre come ogni strumento si integra con gli altri, in primo luogo con gli strumenti più critici come la piattaforma di email marketing o il CRM che ti permette di tenere traccia di tutti i tuoi contatti.

Una volta quali sono i tasselli fondamentali, il nucleo del tuo sistema, è più facile valutare quali altri servizi possono entrare a far parte della famiglia.

Se, ad esempio, utilizzo ActiveCampaign come piattaforma di Email Marketing Automation, difficilmente prenderò in considerazione un tool per la creazione di landing page o per la creazione di opt-in form che non si integra o si integra male con ActiveCampaign.

È importante inoltre valutare, ma qui conta molto l’esperienza, anche il livello di integrazione. Sempre citando ActiveCampaign, è un conto se uno strumento di lead generation si integra solo a livello di lista oppure se permette di agganciarsi anche ai form, ai tag e ai campi personalizzati di ActiveCampaign.

Investendo del tempo nell’analisi iniziale e nella pianificazione della mia strategia, avrò modo di fare delle scelte che mi permetteranno di tenere aperte più strade, evitandomi di finire impantanato in soluzioni che limitano le possibilità di integrazione con altri servizi.

Valuta in quale fase ti trovi

Ci sono strumenti che sono adatti solo in alcune fasi del ciclo imprenditoriale ed altri indicati solo per certi tipologie di attività. Sei nella fase di scoperta e stai sondando il mercato? Acquisisci tanti lead ma fai fatica a chiudere le vendite? Hai un’attività già ben avviata e stai cercando di acquisire più clienti? Ogni fase ha i propri strumenti ed è un errore, soprattutto all’inizio, ricorrere a più strumenti possibili ritenendo che ognuno possa contribuire al successo. Spesso ci si complica la vita e basta.

È inutile attivare un servizio per fare A/B test su una landing page se hai poco traffico. Pensa prima a incrementare il traffico verso quella landing.

Probabilmente non ha senso acquistare una piattaforma completa per creare funnel, membership, corsi online e webinar, se sei ancora nella fase in cui devi capire e verificare se la tua proposta è in grado di raccogliere lead e suscitare interesse.

Purtroppo sono molti i servizi e le tattiche che vengono presentate come la “soluzione definitiva” ma che spesso offrono dei reali benefici solo se hai già volumi di traffico elevato, oppure se hai già un discreto volume di vendite.

Considera a chi è rivolto il servizio

Un altro aspetto importante da considerare riguarda la tipologia di clientela alla quale è rivolto il servizio e soprattutto quella alla quale sta puntando.

Se sei un singolo professionista e hai scelto un servizio che si rivolge soprattutto alle grandi aziende, è probabile che la maggior parte delle funzionalità che saranno sviluppate, saranno rivolte a soddisfare quel tipo di pubblico, e che forse a te non interessano.

Ma non solo, sarà anche probabile che i prezzi del servizio aumentino. Non tanto e non solo per via dell’inflazione. L’aumento potrebbe essere indotto dall’intenzione di modificare il posizionamento del prodotto e per allontanare la fascia di clientela ritenuta meno interessante e profittevole.

Se lo usa anche … , allora devo averlo anch’io

Anche per quel che riguarda i tool e servizi online, lo spirito di emulazione è un’arma molto potente ed è una cosa che ho avuto modo di riscontrare in numerose situazioni. Sono molti i casi in cui ho sentito persone esclamare frasi del tipo “ho visto questa cosa sul sito di X. Dobbiamo installarla anche noi…”.

Roger Federer

La validità scientifica di questo ragionamento non è molto diversa dal pensare che “se solo avessi la racchetta Wilson di Roger Federer o le scarpe Nike di Cristiano Ronaldo sarei un fenomeno a tennis o a calcio”.

Posta in questi termini, appare evidente quanto questa sia una minchiata.

Eppure, riportando la questione nel territorio dei servizi online, questo desiderio di emulazione è piuttosto frequente, e induce a provare e acquistare servizi solo perché li abbiamo visti sul sito di qualcuno che consideriamo un punto di riferimento. In un certo modo, siamo convinti che anche noi, usando quegli stessi strumenti, potremmo raggiungere quei traguardi (fittizi o reali che siano).

In questo caso però l’errore ha origine soprattutto nella fase di osservazione iniziale del fenomeno. Osserviamo una persona che apparentemente riscuote del successo online, vediamo che utilizza quel tool e costruiamo un nesso causale tra quel tool e il suo successo.

Il primo problema è che noi vediamo solo una parte dell’equazione. Magari quella persona ha realmente successo ma forse quel tool che noi vediamo non ha contribuito minimamente al raggiungimento dei suoi risultati.

Il secondo problema, ancora più grave, è che è possibile che noi stiamo osservando una campagna fallimentare di quella persona o di quell’azienda. Tra le decine o centinaia di iniziative condotte, alcune sono state di successo, altre no. C’è la probabilità che noi stiamo guardando con ammirazione e cercando di emulare una campagna fallimentare. Anche questo è un rischio, spesso non considerato, nel copiare tool e strategie altrui.

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