ActiveCampaign Marketing Automation

ActiveCampaign: la soluzione completa di email marketing automation

Tiziano Fogliata

ActiveCampaign è uno dei più potenti e flessibili strumenti per fare email marketing automation.

I suoi punti di forza includono una considerevole quantità di integrazioni con strumenti e servizi esterni, numerose possibilità di segmentazione dei contatti tramite campi personalizzati e tag, e un elevato numero di condizioni e automazioni che possono essere sfruttate per personalizzare le attività di email marketing e di lead nurturing.

In questo articolo, ti spiego come iniziare nel modo migliore con ActiveCampaign: dall’apertura dell’account all’impostazione delle liste, dei moduli e molto altro. In questo modo, potrai farti un’idea di come funziona il servizio e capire se può fare al caso tuo. ActiveCampaign è un servizio a pagamento; pertanto, è opportuno valutare attentamente se può essere il servizio di email marketing giusto per te o per la tua azienda.

I passaggi fondamentali per iniziare a usare ActiveCampaign

Iniziamo col vedere come creare un nuovo account su ActiveCampaign. È facilissimo e la buona notizia è che puoi attivare un account ActiveCampaign gratis e senza inserire la carta di credito.
Questo account è valido per 14 giorni e ti permette di provare la qualità del servizio.

È sufficiente andare sul sito ActiveCampaign, inserire il tuo indirizzo email e cliccare il pulsante “Inizia da qui” per attivare la prova gratuita.

Configurazione delle impostazioni dell’account

Dopo aver creato l’account dai un’occhiata alla sezione dedicata alle impostazioni generali dell’account che trovi in Impostazioni -> Account.

Qui puoi verificare il tuo Nome, il tuo Cognome e l’indirizzo email. Tieni presente che questo indirizzo email è quello utilizzato di default da ActiveCampaign quando crei una campagna (un’email da inviare alla tua lista).

Su ActiveCampaign puoi modificare l’indirizzo del mittente ogni volta che spedisci una mail, ma questo è quello predefinito. Ti consiglio di usare sempre un indirizzo email con un dominio personalizzato. Evita di usare indirizzi email gratuiti tipo @gmail.com, @libero.it, @yahoo.com, @outlook.com e simili.

Sempre in questa pagina puoi anche impostare la lingua italiana su ActiveCampaign e il fuso orario di riferimento (Europe/Rome nel caso di noi italiani).

Impostazioni account su ActiveCampaign

Un altro passaggio necessario riguarda l’inserimento del tuo indirizzo fisico (o quello della tua azienda). La normativa CAN-SPAM Act del 2003 impone infatti che tale indirizzo debba essere presente in tutti i messaggi email inviati. Per questo motivo tutte le principali piattaforme di email marketing pretendono che gli utenti inseriscano tale informazione.

Su ActiveCampaign puoi farlo nella sezione Impostazioni -> Indirizzi. Volendo puoi inserire più indirizzi, in modo da decidere quale usare per ogni invio, così come associare indirizzi diversi a liste diverse.

Questa possibilità di personalizzazione è utile ad esempio nei casi di utilizzo di uno stesso account di ActiveCampaign per aziende diverse.

Gestione indirizzi su ActiveCampaign

Installazione del codice di monitoraggio sul sito

ActiveCampaign, a differenza di molti altri servizi di email marketing, ti consente di monitorare le visite alle pagine del tuo sito effettuate dalle persone che arrivano sul sito dopo aver cliccato su un link presente in un email che gli hai inviato. Questa funzionalità ti permette, ad esempio, di innescare delle automazioni quando qualcuno dei tuoi contatti visita una determinata pagina.

Puoi attivare questa funzione nella sezione Impostazioni -> Monitoraggio su ActiveCampaign. Qui devi inserire inserire il dominio del tuo sito e poi copiare il codice di monitoraggio che andrà installato in tutte le pagine del tuo sito. Un po’ come accade per il codice di monitoraggio di Google Analytics.

Per WordPress esiste anche un plugin specifico che semplifica questa operazione. La funzione di monitoraggio può essere attivata di default, oppure attivata solo quando i visitatori hanno fornito il loro consenso al trattamento dei dati.

Tale impostazione è gestita mediante una semplice modifica al codice di monitoraggio:
vgo(‘setTrackByDefault’,true); così è attivo di default
vgo(‘setTrackByDefault’,false); così è disattivato di default
qui comunque trovi tutte le informazioni in merito.

Monitoraggio sito con ActiveCampaign

Creare le liste e capire come utilizzarle

All’interno di ogni servizio di email marketing esiste uno spazio all’interno del quale vengono conservati e organizzati i contatti email raccolti. Su ActiveCampaign questi spazi vengono chiamati liste. Su altri servizi come MailChimp si chiamano audience e su altri è presente invece solo un unico elenco di tutti gli iscritti che possono essere poi organizzati in vario modo.

Non esiste quindi una modalità universalmente adottata per organizzare i contatti.

È importante però capire come ActiveCampaign considera le liste per poterle sfruttare al meglio.

Nella sua visione più semplice, una lista è un modo per raggruppare i contatti. I contatti si possono iscrivere e cancellare da una lista. Quando un contatto si cancella da una lista non sarà più possibile contattarlo (con quella lista).

Su ActiveCampaign è possibile creare un numero illimitato di liste e ogni contatto può essere iscritto a una o più liste. Questo significa che un contatto può cancellarsi da una lista e rimanere iscritto in un altra.

Non esiste una regola fissa che stabilisce quante liste è opportuno creare. La scelta deve basarsi sull’utilizzo che intendi fare del servizio di email marketing.

Tieni però presente che, soprattutto se sei all’inizio, meno liste significa avere un sistema più semplice da gestire.

Considera poi che su ActiveCampaign le liste non sono l’unico modo per organizzare i contatti, ma ci sono anche i tag, i campi personalizzati e i segmenti. Quindi non sei obbligato a creare decine di liste solo per segmentare i tuoi contatti.

Personalmente suggerisco sempre di partire con una sola lista.

In un account ActiveCampaign, potrebbe ad esempio essere sensato creare una lista dedicata ai Prospect e una dedicata ai Clienti. La prima la utilizzi per inviare comunicazioni ai contatti che speriamo possano diventare tuoi clienti, mentre la seconda per comunicare alle persone che sono già tuoi clienti.

Se, ad esempio, vuoi lanciare un webinar dedicato a presentare i vantaggi del tuo servizio, invierai l’email solo alla lista Prospect. Mentre, se vuoi raccogliere testimonianze da chi già utilizza i tuoi servizi, invierai l’email alla lista Clienti.

Un altro scenario piuttosto comune prevede:

  • una lista dedicata alla newsletter con gli aggiornamenti del blog;
  • una lista dedicata alle promozioni e offerte;
  • una lista riservata ai clienti.

Una struttura di questo tipo permette alle persone di scegliere se iscriversi singolarmente alle varie liste. Ad esempio, qualcuno potrebbe voler ricevere gli aggiornamenti del blog, ma non le promozioni.

Se un contatto è presente in tutte e 3 le liste, ma decide di cancellarsi dalla lista delle promozioni, continuerà comunque a ricevere le email inviate alla lista riservata ai clienti e a quella della newsletter del blog.

Una modalità sconsigliata di utilizzare le liste su ActiveCampaign è quella di crearne molte, ma poi inviare ogni messaggio a tutte le liste contemporaneamente.

Se ti trovi nella situazione di inviare spesso la stessa email a tutte le liste, significa che molto probabilmente le liste sono state concepite nel modo sbagliato.

Un aspetto da tenere presente è che, su ActiveCampaign, il fatto che un contatto sia presente in 1 o in 100 liste differenti non produce alcun impatto sui costi del canone di utilizzo. Su altri servizi (come MailChimp) se un contatto è presente in più liste viene conteggiato più volte ai fini del canone di utilizzo, quindi lo si paga più volte.

Iscrizioni e cancellazioni dalle liste, single e double opt-in

Come ho scritto nel punto precedente, su ActiveCampaign i contatti possono iscriversi e cancellarsi da un lista ma restare iscritti alle altre.

Questo permette anche di creare una pagina attraverso la quale i contatti possono gestire le loro iscrizioni.

È inoltre molto importante capire come ActiveCampaign gestisce il single e il double opt-in. Ho spiegato questo concetto già in altri articoli e anche nella mia guida all’email marketing.

Ecco di cosa si tratta:

una volta che un visitatore compila un modulo di iscrizione inserendo il proprio indirizzo email per iscriversi a una tua lista, puoi prevedere due opzioni:

  • la prima, chiamata single opt-in, permette di inserire direttamente il contatto all’interno della tua lista, senza richiedere alcuna ulteriore azione da parte sua;
  • la seconda, che ti consiglio, si chiama double opt-in e prevede che il tuo servizio di email marketing invii un email di conferma alla persona che si è appena iscritta. È necessario che il destinatario clicchi il link contenuto in tale email per confermare la sua iscrizione alla lista.

Molti servizi di email marketing gestiscono questo aspetto a livello di lista, mentre su ActiveCampaign viene gestito a livello di modulo (o form) di iscrizione.

Questa modalità, a mio avviso, è utilissima perché ti permette di gestire in modo molto flessibile quando e come attivare il double opt-in.

In questo modo puoi gestire le automazioni, che sono il vero fiore all’occhiello di ActiveCampaign, differenziando quando qualcuno si iscrive a una lista rispetto a quando qualcuno compila un modulo.

I tag: cosa sono, a cosa servono e come si usano

Quando poco fa ti ho parlato delle liste, ho accennato anche ai tag. Questo argomento l’ho trattato anche nella mia guida gratuita, ma vedo di spiegarti in breve di cosa si tratta.

Su ActiveCampaign, oltre a raggruppare i contatti nelle liste, puoi anche etichettare ogni contatto con dei tag. I tag possono essere applicati sia manualmente o in modo automatico (molto più efficiente). Attraverso questi tag puoi associare informazioni aggiuntive a ogni persona e sfruttare tali informazioni per segmentare i tuoi contatti.

Potresti ad esempio usare il tag “WEBINAR” per etichettare tutti i contatti che hanno visto un tuo webinar. Il tag “EBOOK” per tutti quelli che hanno scaricato il tuo ebook gratuito, e così via.

Grazie a questi tag sarà quindi più semplice rivolgerti in modo più mirato ai vari iscritti alla tua lista, mandando comunicazioni solo ai contatti che corrispondono a determinati tag. Sarai in pratica in grado di distinguerli in base ai loro interessi e alle azioni che hanno effettuato in precedenza.

Su ActiveCampaign sono inoltre disponibili anche i campi personalizzati. Al momento non voglio complicarti troppo le cose e quindi non approfondirò questa funzionalità. Sappi però che, grazie ad essi, hai la possibilità di creare un numero infinito di campi aggiuntivi per conservare tutte le informazioni che desideri su ogni contatto.

Alcuni dati è più indicato conservarli in campo personalizzato, mentre per altri vanno meglio i tag. Considera inoltre che le informazioni conservate nei campi personalizzati possono essere utilizzate e inserite nei testi delle email. Qui trovi una guida dedicata ai tag e ai campi personalizzati.

Creare e configurare i moduli di iscrizione

Un altro passaggio fondamentale è la creazione dei moduli (form) di iscrizione. Questi rappresentano il principale punto di ingresso delle persone per accedere alla tua lista.

È vero infatti che su ActiveCampaign puoi importare anche una lista di indirizzi email o iscrivere le persone collegando servizi esterni. La verità però è che, nella maggior parte dei casi, chi desidera iscriversi alla tua lista compilerà un modulo.

Su ActiveCampaign, come ti ho spiegato poco fa, i moduli sono importantissimi. È infatti attraverso i moduli che viene gestito il single o il double opt-in. Se desideri quindi che le persone che richiedono di iscriversi alla tua lista, debbano prima verificare il loro indirizzo email, il modo più semplice per farlo è passare da un modulo creato su ActiveCampaign.

Per gestire i moduli, devi spostarti nella sezione Moduli (guarda un po’ che strano ;)) del tuo account.

All’interno di questa sezione puoi creare tutti i moduli che desideri e personalizzarli in pochi minuti.

Modulo ActiveCampaign

Per ogni modulo puoi anche decidere se attivare la conferma opt-in (il double opt-in) e anche modificare il contenuto della mail di conferma che viene inviata.

Configurazione double opt-in

Potendo personalizzare ogni singolo modulo puoi immaginare il grado di controllo che puoi avere con questo servizio.

Quanto ti ho appena detto e mostrato però non significa che sui nostri siti siamo obbligati a installare sempre e solo i moduli creati su ActiveCampaign. Volendo puoi usare anche moduli con un aspetto grafico completamente differente.

Grazie al fatto che ActiveCampaign è una soluzione ampiamente supportata, è possibile sfruttare fantastici strumenti di lead generation come ad esempio Thrive Leads (qui trovi la mia recensione), ConvertBox (qui trovi la mia recensione) o Convert Pro per raccogliere iscritti da inserire nelle tue liste.

Collegare un opt-in form di Thrive Leads con ActiveCampaign
Collegare un opt-in form di Thrive Leads con ActiveCampaign

Sia Thrive Leads che ConvertBox e Convert Pro (e molti altri servizi) si agganciano infatti ai moduli di ActiveCampaign, permettendoti quindi di sfruttare al 100% tutte le funzionalità della piattaforma.

Con questi strumenti puoi quindi creare pop-up, lightbox, slide-in, ribbon e tutte le altre tipologie di widget comunemente utilizzate per fare attività di lead generation.

Inizia a utilizzare le automazioni già pronte all’uso

Le automazioni rappresentano una delle funzionalità di punta di ActiveCampaign e sono spesso la ragione per la quale, chi le ha provate, difficilmente poi prenderà in considerazione l’idea di passare a un altro servizio di email marketing.

Se sei entrato da poco in questo modo e magari sei alla tua prima esperienza con l’email marketing automation, probabilmente dovrai fare un po’ di più pratica per sfruttare al meglio le automazioni.

Per iniziare a prendere confidenza però, non c’è niente di meglio che approfittare delle molte automazioni già disponibili presenti nel tuo account.

Alcune delle numerose automazioni già pronte all'uso disponibili su ActiveCampaign
Alcune delle numerose automazioni già pronte all’uso disponibili su ActiveCampaign

Molte di queste automazioni ti chiedono solo di inserire il testo delle email e sono già pronte all’uso.

Esempio automazione ActiveCampaign

Sfrutta i servizi messi a disposizione da ActiveCampaign

ActiveCampaign mette a disposizione dei suoi utenti un’ingente quantità di risorse. È disponibile poi anche un servizio di supporto, anche se non sempre velocissimo nel rispondere alle richieste.

Se inoltre desideri “traslocare” da un altro servizio di email marketing, ActiveCampaign offre gratuitamente su tutti i piani il servizio di migrazione. In pratica lo staff di ActiveCampaign si occuperà di trasferire le liste dei contatti, i tag, i moduli di iscrizione e le automazioni così da essere operativo nel minor tempo possibile, facendoti risparmiare ore di lavoro.

Prezzi e piani di ActiveCampaign

ActiveCampaign offre diversi piani (Lite, Plus, Professional ed Enterprise), ognuno dei quali mette a disposizioni diverse funzionalità. Inoltre, a partire da gennaio 2023, le funzionalità CRM sono state spostate nel pacchetto Sales.

Il piano Lite parte da $29 al mese per 1.000 contatti e su ActiveCampaign, con l’aumentare dei contatti iscritti alle tue liste, i prezzi tendono a salire abbastanza rapidamente.

Con il piano Lite è già possibile sfruttare tutte le principali funzionalità di email marketing automation. Per avere a disposizione funzionalità come il CRM, il lead scoring, l’invio di SMS e le integrazioni con l’e-commerce, la messaggistica sul sito e le funzionalità di email marketing avanzato è necessario passare ai piani superiori.

Il mio consiglio? ATTIVA LA PROVA GRATUITA DI ACTIVECAMPAIGN e prova tu stesso la qualità di questo servizio di email marketing.

PS: Mi raccomando, non perderti la mia guida all’email marketing.

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