Marketing Automation WordPress

Email marketing e newsletter con WordPress: integrare tutto sul sito o no?

La quantità di plugin disponibili per WordPress è enorme e tra questi sono numerosi quelli che permettono di utilizzare questo CMS per compiti molto diversi e lontani dalla semplice gestione di un blog o di un sito.

L’invio di newsletter, la gestione di un CRM, l’e-commerce o un sistema di prenotazione appuntamenti sono sono alcuni degli esempi di soluzioni che è possibile realizzare con WordPress.

Utilizzare WordPress gestire tutte le proprie attività online è sempre la scelta giusta? Quali sono i vantaggi e i rischi di questa scelta? In questo articolo cerco di fare un po’ di chiarezza e spero di fornirti gli elementi per aiutarti nella decisione.

Minori costi rispetto ai servizi esterni

Prendiamo l’esempio delle soluzioni di email marketing. Da molti anni esistono plugin che permettono di utilizzare WordPress per inviare newsletter e gestire le liste degli iscritti.
Ora però sono disponibili anche soluzioni più evolute, che permettono di gestire molte attività di marketing automation all’interno di WordPress.

Soluzioni di questo tipo sono, ad esempio, Groundhogg, Fluent CRM e FunnelKit Automations (seguendo questi link puoi leggere la mia recensione di questi plugin). Ce ne sarebbero anche altre, ma in questo articolo non mi interessa fare un confronto delle funzionalità tra i vari plugin. Mi interessa maggiormente porre l’accento sui rischi e le opportunità di accentrare tutti i servizi all’interno di un unico sito.

Esempio di una dashboard di Groundhogg

Plugin come Groundhogg e Fluent CRM, ad esempio, enfatizzano il risparmio economico che si può ottenere adottando questi plugin anziché ricorrere a servizi esterni come ActiveCampaign, Drip, ConvertKit, MailChimp…

È fuori discussione che, confrontando i prezzi di questi plugin con quelli dei principali servizi di email marketing automation, i primi ne escono vincenti.

La ragione principale risiede nel fatto che la maggior parte dei servizi ha un canone mensile che cresce in base al numero dei contatti. Invece, con i plugin per WordPress il prezzo è fisso e indipendente dal numero di contatti gestiti.

Un plugin come GroundHogg, ad esempio, comincia ad essere conveniente oltre un determinato numero di contatti. Dato che, su numeri più contenuti, non costa molto meno di un servizio di email marketing automation esterno.

Serve un hosting adeguato

È necessario però considerare che maggiore è il numero di contatti gestiti con quei plugin, maggiori saranno le attività svolte sul sito e quindi anche i requisiti necessari per l’hosting. Di conseguenza, quello che risparmi non utilizzando un servizio esterno, in parte lo dovrai impiegare per potenziare l’infrastruttura per gestire il sito.

Un conto è gestire un sito utilizzato principalmente per pubblicare articoli del blog e landing page per la raccolta di nuovi contatti. Tutt’altra storia invece, se lo stesso sito deve gestire il carrello dei prodotti, gli utenti loggati che accedono a contenuti riservati, l’invio delle email, il tracciamento dei clic e delle aperture di queste email, le automazioni che si attivano quando si verificano determinati eventi…
Tutto questo richiede un hosting adeguato e, di conseguenza, maggiori costi.

Un altro aspetto da valutare riguarda il tempo e l’impegno necessari per installare, configurare e gestire il nuovo servizio all’interno del tuo sito. Spesso ci si sofferma solo sulla configurazione iniziale, ma si tende a trascurare tutto il tempo impiegato nei vari aggiornamenti ed eventuali ore perse a causa di bug o problemi da risolvere.

Adottando plugin come Groundhogg o Fluent CRM, è vero che hai accesso al loro servizio di supporto. Ma non è da escludere che, per ogni richiesta di aiuto, loro cerchino di capire se hai altri plugin installati che potrebbero andare in conflitto, oppure se è il tuo hosting a creare dei problemi. Questo significa che devi essere parte attiva nella ricerca di una soluzione.

Necessario un servizio aggiuntivo per l’invio delle email

Integrare su WordPress un plugin per l’invio di newsletter o campagne di email marketing, richiede necessariamente l’utilizzo di un servizio SMTP apposito per l’invio delle email. È infatti sconsigliato utilizzare il server che ospita il sito per inviare le email. Devi ricorrere a servizi come Amazon SES, Sendgrid, Postmark, MailHawk o altri server SMTP esterni. Quindi, un altro fornitore e nuovi costi. In pratica, un altro ingranaggio da gestire all’interno di tutto il meccanismo.

Già da queste prime osservazioni, puoi intuire che il rischio può essere quello di passare sempre più tempo a occuparti della messa a punto del sistema a discapito di altre attività importanti per la tua attività.

Certo, se puoi affidarti a persone che ti aiutano nella gestione di tutti gli aspetti tecnici, il tempo impiegato non è il tuo. In questo caso però, l’obiettivo di risparmiare scegliendo un plugin anziché un servizio, rischia di essere quasi certamente compromesso.

Inoltre, in caso di problemi, ogni volta dovrai fare un’analisi per capire se è colpa di WordPress, del plugin, dell’hosting o del servizio SMTP esterno.

Tenere tutte le uova in un paniere è un rischio

Questo è un altro rischio spesso ignorato. Gestire sito, blog, e-commerce, landing page, area corsi e sistema di email marketing automation, all’interno di un’unica installazione di WordPress, da un lato può essere comodo perché ti permette di svolgere tutte le operazioni all’interno di un unico strumento.

Il rischio però è che, in caso di problemi al sito, si ferma tutto. Non avresti più nulla di operativo. Non riusciresti nemmeno a inviare una mail ai tuoi contatti per avvertirli che i servizi non sono al momento operativi, scusandoti per il disagio.

Magari la causa è imputabile a un plugin che usi per le landing page, ma la conseguenza è che non sei più in grado di inviare email, i clienti non possono fare acquisti e i tuoi eventuali studenti non possono accedere ai corsi.

Dovrai anche assicurarti di avere un sistema di backup affidabile e frequente, altrimenti ogni volta che si verifica un problema rischi di perdere parecchi dati, non semplicemente l’ultimo articolo inserito sul blog. Avendo infatti tutto integrato all’interno di un unico sito, tutti i tuoi dati e quelle dei tuoi contatti sono qui.

Possibilità di integrazione

Disporre di un plugin per WordPress che si occupa di email marketing automation facilita parecchio il compito di integrazione con soluzioni come WooCommerce o Easy Digital Downloads. Questi popolari plugin per l’ecommerce non devono quindi essere messi in comunicazione con servizi esterni come ActiveCampaign, MailChimp, Drip…dato che devono “semplicemente” trasmettere i dati a un altro plugin presente sullo stesso sito WordPress che è già predisposto per riceverli.

Le difficoltà semmai sono nel far dialogare i plugin di email marketing per WordPress con molte altre soluzioni esterne.

Servizi come MailChimp, ActiveCampaign, Drip e molti altri, sono presenti da molti anni e sono molto popolari. Di conseguenza, sono già disponibili un gran numero di integrazioni.

Questi plugin per WordPress sono ancora relativamente giovani e il numero di integrazioni è limitato. Molte di queste possono essere risolte tramite webhook e servizi aggiuntivi come Zapier. Ma non sempre si tratta di soluzioni semplici, affidabili e facilmente percorribili da tutti.

In generale, più servizi esterni utilizzi e meno raccomando di usare un servizio di email marketing ospitato su WordPress.

Maggior controllo (anche sui dati)

Scegliere di sfruttare il proprio sito WordPress offre molte possibilità di personalizzazione in più rispetto all’utilizzo di servizi esterni. Ma questo non è l’unico vantaggio.

Utilizzando WordPress per la maggior parte delle funzionalità e scegliendo accuratamente i servizi esterni da utilizzare, puoi esercitare un maggior controllo su dove sono conservati i dati.

Non solo i servizi di email marketing

Quanto scritto in merito ai plugin di email marketing automation, vale anche per altre situazioni. Ad esempio l’installazione di un plugin per la gestione di appuntamenti anziché l’adozione di un servizio esterno come Calendly per lo stesso scopo.

In ambito aziendale si fa spesso riferimento alle soluzioni “on premise” per definire la scelta di installare un software in locale anziché affidarsi a soluzioni in cloud come i SaaS (Software as a Service).

Anche per quello che riguarda i nostri siti siamo di fronte, anche se spesso in scala più ridotta, a scelte più o meno simili.

La decisione di scegliere un plugin rispetto a un altro solo perché gratuito, o quella di optare per un plugin anziché per un servizio esterno solo perché costa meno, a volte possono rivelarsi un pericoloso boomerang che rischia di costarci molto di più, non solo in termini di denaro. Se hai esperienze in merito, ti invito a lasciare un commento :)

Ti consiglio la lettura anche di un altro articolo dedicato agli errori da evitare quando scegli strumenti per il tuo sito o per fare marketing online.

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