Kajabi è un marchio molto conosciuto tra le piattaforme per fare business online. Fondato nel 2010 da Travis Rosser e Kenny Rueter, Kajabi è un sistema molto apprezzato e rivolto soprattutto a chi vuole vendere corsi, infoprodotti e membership.
Kajabi ha infatti un obiettivo di pubblico molto ben definito. Se la tua esigenza principale è quella di creare funnel per la vendita di prodotti fisici, oppure di servizi di consulenza; probabilmente questo strumento è poco adatto.
Allo stesso modo però, se realizzi e vuoi vendere corsi, e-book, pdf, template e altri prodotti digitali; Kajabi può essere un’ottima soluzione e, a differenza di altre piattaforme come ad esempio ClickFunnels, ti permette di fare veramente tutto—o quasi—all’interno di un unico ambiente.
Nonostante il prezzo del piano base non sia tra i più bassi, rispetto ad altre piattaforme all-in-one, Kajabi in questo piano comprende anche un servizio di email marketing, la creazione di un numero illimitato di landing page e la possibilità di gestire fino a 10.000 contatti. Inoltre Kajabi fornisce anche hosting illimitato per i video e questa è una gran bella cosa, dato che non ti obbliga ad appoggiarti (e pagare) altri servizi esterni per questo scopo.
Un altro aspetto positivo di Kajabi è quello di includere il blog tra le proprie funzionalità. Servizi come ClickFunnels e Kartra, obbligano infatti necessariamente a ricorrere a WordPress (o ad altre soluzioni) per avere un blog. Kajabi invece permette di gestire un blog all’interno dello stesso ambiente utilizzato per il sito, le landing page e le aree membership che ospitano i corsi.
Kajabi offre l’integrazione con altri servizi esterni, anche se non moltissimi a dire il vero. A parte le ovvie integrazioni con sistemi di pagamento come Stripe e PayPal, Kajabi si integra con Aweber, MailChimp, ActiveCampaign, Drip e ConvertKit. Dispone inoltre dell’integrazione con l’onnipresente e versatile Zapier e anche con ClickFunnels. È possibile integrare Kajabi anche con Kartra.
L’integrazione con i servizi di email marketing, è utile più che altro per inserire e conservare i contatti anche in un altro sistema che già utilizzi. Risulta infatti scomodo usare una piattaforma di email marketing esterna con Kajabi, visto che sarebbe necessario ricorrere a Zapier per far scambiare tra i sistemi una maggior quantità di informazioni.
Se parti da zero, e sei intenzionato ad utilizzare Kajabi, ti conviene sfruttare le sue funzionalità integrate di email marketing.
Gli utenti di Kajabi possono inoltre installare senza complicazioni Google Analytics e il Pixel di Facebook per tracciare e fare remarketing per la propria attività online. Il pixel di Facebook è configurato su Kajabi per trasmettere i vari eventi come: l’inizio di un checkout, l’acquisto di un prodotto, la creazione di un lead attraverso un form e ovviamente le visualizzazioni di pagina.
Kajabi inoltre consente anche l’installazione di Google Tag Manager nelle varie pagine del sito.
Il page builder di Kajabi
Un page builder è quello strumento visuale che ti consente di creare una pagina attraverso l’inserimento di widget, blocchi o moduli (ognuno li chiama un po’ come vuole ;)), attraverso i quali vai poi a comporre l’intera struttura della pagina. Se utilizzi WordPress, probabilmente avrai familiarità con page builder come Elementor o Thrive Architect.
Anche Kajabi dispone di uno strumento simile, ma molto più limitato sotto certi aspetti. Questo strumento ti permette di impostare ogni pagina o landing page in modo visuale sfruttando le varie sezioni messe a disposizione.
Rispetto ai page builder disponibili su WordPress, quello di Kajabi è un ambiente estremamente guidato e controllato. Permette di svolgere tutte le operazioni più comuni e privilegia la semplicità e facilità d’uso a discapito della flessibilità e della creatività. Questo può essere anche un vantaggio, dato che può ridurre la possibilità di commettere danni da parte degli utenti che si avvicinano per la prima volta alla creazione di una pagina web ;)
Anche l’inserimento di un articolo nel blog è piuttosto semplice, e Kajabi dispone di tutte le funzioni essenziali che servono. È ben diverso rispetto alle numerose possibilità messe a disposizione da WordPress ma, del resto, non stiamo parlando di una piattaforma nata per il blogging.
Valuto molto positivamente il fatto che Kajabi metta a disposizione degli utenti un simile strumento. In questo modo, chi non ha già un sito, può evitare di dover utilizzare due strumenti diversi e lavorare solo su Kajabi.
Come poi spesso avviene quando si lavora su piattaforme di questo tipo, è facile incontrare problemi relativi alle traduzioni dei vari elementi presenti sulla pagina. Nei vari moduli presenti su Kajabi, che possono essere inseriti nelle varie landing page, non è possibile tradurre le etichette di errore che compaiono quando un visitatore dimentica di compilare un campo obbligatorio, oppure quando si verifica qualche altro errore nel modulo.
Non è gravissimo, ma si tratta di aspetti che qualcuno potrebbe non gradire molto. Di solito con WordPress questo non avviene dato che, in un modo o in un altro, è sempre possibile tradurre tutto; avendo la libertà di intervenire sul codice.
Email marketing e automazioni con Kajabi
Pur non disponendo di tutte le funzionalità e integrazioni che è possibile trovare su sistemi come ActiveCampaign, Kajabi mette a disposizione un servizio di email marketing perfettamente integrato all’interno della sua piattaforma.
Ci sono alcune rigidità, come ad esempio l’orario di invio delle email spedite tramite gli autorisponditori, che viene fissato a livello di tutto l’account.
Di conseguenza, quando crei un autorisponditore puoi solo impostare l’intervallo in giorni tra una mail e un’altra. Non è un dramma, ma è sicuramente una limitazione che molte piattaforme di email marketing non hanno.
Tale scelta è dovuta probabilmente all’intenzione di voler semplificare al massimo il processo di creazione, evitando opzioni “superflue”. Infatti, nelle sequenze di email che si possono impostare per un evento è disponibile la programmazioni di email con intervalli anche di ore o di minuti.
Non mancano poi le automazioni che è possibile impostare ogni volta che una mail è spedita o aperta o cliccata.
…ed è inoltre possibile applicare tutta una serie di condizioni per decidere se attivare o meno ogni automazione. Ad esempio per verificare se un contatto ha già acquistato o meno un particolare prodotto.
Funnel su Kajabi, anzi Pipeline
Kajabi permette di creare funnel in modo facile e veloce. Qui però non si chiamano funnel ma pipeline. Il concetto di base però è identico.
All’interno della dashboard di Kajabi è possibile trovare anche una serie di template pre-impostati che ti permettono di accelerare il processo di creazione di una pipeline. Questi template, chiamati OVO, sono adatti per tutte le esigenze più ricorrenti. OVO è un acronimo che sta per Opt-in, Value, Offer. Infatti in questi funnel è prevista la fase di Opt-in per raccogliere il lead, la fase di nutrimento e quella dell’offerta di vendita.
Queste OVO Pipeline sono molto comode e facilissime da personalizzare e rappresentano sicuramente una scorciatoia.
Su WordPress, anche la creazione di una semplice sequenza, di solito richiede almeno questa sequenza di passaggi:
- creazione di una pagina di opt-in e di una thank you page sul sito;
- collegamento del modulo di opt-in con un servizio di email marketing;
- impostazione di una sequenza email sul servizio di email marketing;
- creazione di eventuali pagine da utilizzare per la fase di nutrimento;
- creazione di una pagina di vendita e collegamento con un sistema di pagamento (ThriveCart, Easy Digital Downloads, WooCommerce, Stripe, PayPal…);
- possibilmente anche di un automatismo che informi il servizio di email marketing che un determinato contatto ha effettuato un acquisto.
Su Kajabi la maggior parte di queste cose sono integrate in un unico ambiente.
Resta poi inteso che, oltre alle OVO Pipeline, è possibile creare anche funnel partendo da zero.
Anche per quanto riguarda i prodotti da mettere in vendita, Kajabi mette a disposizione una serie di template. C’è il mini corso, la membership, il programma di coaching, la community, il corso in modalità drip (ossia con i contenuti resi disponibili progressivamente). Oppure c’è anche la possibilità di creare un prodotto senza partire da un template preconfezionato.
Anche la creazione delle varie sezioni di un corso è piuttosto semplice e alla portata di tutti.
Una volta caricati i materiali, Kajabi crea in automatico anche le pagine attraverso le quali gli studenti potranno accedere al corso.
Pur non disponendo di molte delle funzionalità e della flessibilità presenti su plugin LMS per WordPress come ad esempio LearnDash, Kajabi consente di creare facilmente dei corsi online.
Eventi e Webinar su Kajabi
Su Kajabi è possibile creare degli eventi, ma se vuoi tenere un webinar dovrai ricorrere a un servizio esterno come ad esempio Zoom o Demio per questo. Un evento su Kajabi è semplicemente un contenuto associato a una data e un orario. Questo ti permette di impostare della automazioni da attivare prima e/o dopo il momento dell’evento.
Se desideri creare un webinar per fare raccogliere lead, su Kajabi puoi creare un form di registrazione e una landing page per ospitarla. Poi programmando una serie di email che partiranno automaticamente, potrai inviare gli iscritti il link per partecipare al webinar che terrai su Zoom. Dopo il webinar avrai poi programmato altre email per guidare le persone a un’eventuale offerta di vendita.
Tieni presente che però Kajabi non è integrato con Zoom, quindi il webinar creato su Zoom dovrà essere impostato per consentire l’accesso a tutti quelli che hanno il link. Altrimenti gli utenti dovranno registrarsi due volte.
Kajabi ha anche un’app
Kajabi mette a disposizione un’app che gli studenti possono utilizzare per seguire i corsi e i contenuti che un autore ha caricato sul proprio sito. Anche questo è un elemento utile da considerare per valutare questa piattaforma.
Kajabi con o senza WordPress
Ha senso usare Kajabi con WordPress?
Se parti da zero, nel senso che non hai un tuo sito, e le funzionalità di Kajabi rispondono alle sue esigenze, non credo che abbia molto senso per te creare un sito WordPress e poi aprire un account su Kajabi per vendere corsi, membership o prodotti digitali. È probabilmente più facile e rapido concentrare la tua attività esclusivamente su Kajabi. Qui puoi creare il tuo sito, pubblicare gli articoli del blog e vendere i tuoi prodotti.
Se però hai già un sito WordPress e non hai le competenze, le risorse o la voglia di gestire la maggiore complessità derivante dal dover integrare più plugin e soluzioni tra di loro, allora ha senso mantenere WordPress per il tuo sito e il blog e utilizzare Kajabi solo per vendere corsi e prodotti digitali. Tieni presente che puoi anche associare un tuo dominio personalizzato a Kajabi, altrimenti puoi usare quello fornito gratuitamente (del tipo esempio.mykajabi.com).
C’è da sottolineare però che Kajabi non è tra le piattaforme all-in-one più economiche. Il canone mensile infatti parte da $119 al mese (con un piano annuale). Il piano base prevede la creazione massima di 3 prodotti, 3 pipeline e un sito. Consente inoltre di gestire fino a 10.000 contatti e 1.000 membri attivi. I membri sono contatti che hanno acquistato qualcosa o ai quali è stato consentito l’accesso a un prodotto.
L’alternativa di basare il tuo progetto su WordPress ti offre una maggior libertà dal punto di vista sia dei costi sia delle funzionalità. La licenza annuale di Learndash, ad esempio, costa poco di più di un canone mensile base di Kajabi. È chiaro che poi però vanno aggiunti anche l’hosting del sito, un eventuale servizio per l’hosting dei contenuti video (Vimeo, Wistia o altro), un servizio di email marketing e probabilmente qualche altro plugin.
Con WordPress non hai particolari limitazioni relative a quanti funnel e quanti prodotti puoi creare. Inoltre hai sempre la possibilità di modulare i costi e scegliere il servizio più adatto per ogni esigenza. Cose che invece, con una piattaforma all-in-one, non puoi fare per ovvie ragioni.
WordPress VS Kajabi è un po’ una scelta tra flessibilità VS semplicità. Una scelta come quella di WordPress apre la strada a molte possibilità, ma può essere complessa da gestire se non sei una persona particolarmente portata alla gestione degli aspetti più tecnici. Inoltre, l’ampia possibilità di scelte può portare a situazioni di paralisi da analisi. Con piattaforme come Kajabi, invece, c’è minore spazio per le libertà di scelta, ma per alcune persone questo può essere un vantaggio perché evita di far sprecare tempo prezioso.