Che i social media siano degli strumenti fondamentali per aumentare la visibilità dei contenuti pubblicati su un sito è un fatto piuttosto ovvio, che non va nemmeno spiegato.
Molto spesso però la condivisione sui social da parte di molti publisher viene vista come un’attività one shot, che si traduce semplicemente nel pubblicare l’articolo sul blog e condividerlo subito dopo sui propri canali social, sperando che la condivisione generi qualche risultato.
Tale “strategia” trascura però un aspetto elementare ma fondamentale delle dinamiche dei social media: non tutti gli utenti potenzialmente interessati ai nostri contenuti sono attivi sui canali social nell’esatto istante in cui noi condividiamo qualcosa. Condividere solo una volta un contenuto sui social significa limitare notevolmente la portata di tale esposizione.
Inoltre, mentre alcuni contenuti come le notizie di stretta attualità hanno vita breve, altri possono essere considerati utili e interessanti anche a distanza di mesi e anni.
In questi ultimi mesi, su numerosi blog che si occupano di SEO e di content marketing è tornato di moda parlare di evergreen content, anche se tale concetto non è assolutamente nuovo.
Con questo termine si identificano quei contenuti che sono tuttora validi anche se non recentissimi e che, se ben posizionati sulle pagine dei motori di ricerca, tendono a generare un flusso costante, se non addirittura crescente, di traffico nel corso del tempo.
Se infatti le notizie tendono a generare una dei picchi di traffico nel giorno della pubblicazione, o nei giorni immediatamente successivi, per poi andare progressivamente a morire col passare del tempo (in termini di generazione di traffico sul sito). I contenuti evergreen permettono di costruire una base solida e duratura per incrementare il traffico proveniente dalla ricerca organica. Solitamente però la creazione di un buon contenuto destinato a durare nel tempo richiede molta più fatica rispetto alla pubblicazione di una “semplice” notizia.
Uno dei vantaggi offerti dai cosiddetti contenuti sempreverdi (preferisco usare i termini italiani, quando è possibile ;)) è la possibilità di riproporli facilmente anche sui social media. Del resto, se ripubblicare su Facebook o Twitter una notizia vecchia di un mese non ha molto senso, condividere nuovamente una guida, un tutorial o una lista di risorse utili rappresenta è un modo per diffondere tali informazioni a un pubblico più vasto.
La riproposizione di tali contenuti può essere concepita in almeno tre modalità differenti:
- il riciclo: ossia la ricondivisione pura e semplice dello stesso contenuto a distanza di tempo o a intervalli regolari sui vari social (evitare quindi di pubblicare sulla propria pagina Facebook lo stesso post tutti i santi giorni ;) );
- la verifica del contenuto, l’eventuale aggiornamento delle varie informazioni in esso contenute e la successiva ricondivisione sui canali social;
- la declinazione del contenuto originale in un nuovo formato o sviluppando un nuovo contenuto.
Le prime due modalità si limitano essenzialmente alla promozione del vecchio contenuto e richiedono solitamente un investimento piuttosto limitato in termini di tempo ed energie.
La terza modalità invece necessità di ulteriori sforzi, ma può permettere di raggiungere risultati decisamente migliori, raggiungendo nuove persone sfruttando formati e canali differenti rispetto a quelli utilizzati per il contenuto originale.
8 modi per riproporre o riutilizzare i contenuti del tuo blog
Il contenuto di alcuni post può prestarsi molto bene alla creazione di presentazioni, tramite una serie di slide, da pubblicare su Slideshare. In questo modo è possibile sfruttare anche questo canale per dare maggiore visibilità ai propri contenuti.
2) Estrarre una citazione dal post per ripubblicarla come immagine su Facebook, Twitter e Pinterest
Se all’interno di un post sono presenti alcune idee o alcune citazioni particolarmente significative può essere utile inserirle all’interno di un’immagine da condividere sulla propria bacheca o sulla propria pagina Facebook. Uno strumento come Canva rende particolarmente semplice creare composizioni grafiche accattivanti mescolando testo e immagini.
Una volta creata l’immagine, questa potrà essere utilizzata anche per arricchire un tweet contenente un link al post, oppure potrà essere condivisa su Pinterest.
3) Trasformare un tutorial testuale in un video
Se hai pubblicato un tutorial o una guida che ha riscosso un buon successo, potrebbe essere una buona idea quella di riproporre quel contenuto testuale sotto forma di video da pubblicare su YouTube e anche su Facebook. Sfruttando un formato differente puoi dare nuova vita al contenuto precedentemente pubblicato e arricchire il post con del materiale aggiuntivo.
4) Includere il post nella propria strategia di email marketing
Se il post è particolarmente utile e in linea con i propri obiettivi, può essere interessante includerlo nella propria strategia di email marketing basata sugli autoresponder. Gli autoresponder sono quei sistemi che inviano automaticamente una serie di email predefinite alle persone che si iscrivono a una particolare newsletter.
5) Prendere spunto dal post per realizzare un podcast, un Facebook Live o un Google+ Hangout
L’idea di riproporre il contenuto testuale sotto forma di podcast ha senso se già utilizzi questo strumento o se hai intenzione di sviluppare un tuo canale podcast.
Un’altra idea potrebbe essere quella di organizzare un Google+ Hangout per presentare e discutere il contenuto del post con altre persone, in modo da coinvolgere altre persone e sfruttare l’occasione per fare formazione.
6) Creare un’infografica partendo dai dati presentati in un post
Anche se ormai le infografiche sono uno degli strumenti più abusati, rimangono sempre un modo piuttosto accattivante di illustrare dati e idee. È chiaro che l’infografica creata deve essere veramente utile, interessante e originale.
7) Condurre una serie di interviste a esperti del settore
Chiedere agli esperti del settore un parere in merito alle idee che hai espresso nel post può essere una buona idea sia per dare maggiore visibilità al contenuto originale, sia per crearne di nuovi ad esempio sotto forma di video o di podcast.
8) Creare un PDF o un breve eBook partendo dai contenuti del post
Un post pubblicato in precedenza potrebbe essere così interessante da meritare ulteriori approfondimenti che potresti includere in un PDF o in un breve eBook scaricabile dal tuo sito.
Quali contenuti riproporre o riutilizzare
Ti consiglio di utilizzare almeno 3 regole base per valutare quali contenuti ricondividere semplicemente sui social oppure riutilizzare per la creazione di nuovi contenuti:
Il contenuto deve essere tuttora valido o quantomeno aggiornato
L’idea centrale del post deve essere ancora interessante, i link presenti non devono puntare a pagine che ormai non esistono più ed è opportuno rivedere anche le parole chiave utilizzate nel testo per essere certi che siano ancora attuali.
[click_to_tweet tweet=”Ricondividere contenuti non aggiornati è un po’ come consigliare a qualcuno un ristorante che ha chiuso i battenti già da qualche anno.” quote=”Ricondividere contenuti non aggiornati è un po’ come consigliare a qualcuno un ristorante che ha chiuso i battenti già da qualche anno.”]
Può essere utile anche indicare una data di aggiornamento del post, in modo che le persone che arrivano sulla pagina abbiano subito la percezione che si tratta di materiale fresco e aggiornato.
Il contenuto è relativo a un argomento che genera ancora interesse
I post più visitati e più letti sono sicuramente un buon punto di partenza per elaborare una lista dei contenuti che meritano di essere riproposti o riutilizzati per la creazione di nuovi formati o di ulteriori approfondimenti.
Se un articolo, già nella sua versione originale, non è stato particolarmente apprezzato dalle persone che frequentano i social network, forse non vale la pena cercare di dargli nuova vita riproponendolo nuovamente. Al contrario, i post che a distanza di tempo vengono tuttora condivisi con facilità dai visitatori meritano sicuramente maggiore attenzione e possono essere sfruttati per la creazione di nuovi contenuti.