Se hai un sito Web e fai attività di lead generation oppure se crei e gestisci campagne pubblicitarie per portare traffico sul tuo sito, ti consiglio di seguire i consigli che ti mostrerò in questo articolo.
Ho preparato per te anche un comodo template su Google Sheets, che puoi usare per rendere ancora più facile tracciare i link che ti servono.
Ho realizzato un video nel quale ti spiego come e perché è fondamentale utilizzare i parametri di tracciamento UTM per monitorare tutte le varie sorgenti che utilizzi per portare le persone verso le tue landing page.
Tracciamento campagne su Google Analytics
Si ti è capitato almeno una volta di consultare l’interfaccia di Google Analytics, avrai probabilmente notato all’interno della sezione Acquisizione, un’area dedicata alle Campagne.
In questa sezione, Analytics ti mostra tutti i dati di traffico relativi alle varie campagne utilizzate per generare traffico verso il sito. Con il termine campagne, Analytics però non intende solamente le campagne pubblicitarie a pagamento, ma più in generale tutte le sorgenti contrassegnate correttamente come campagna.
Il tracciamento delle sorgenti di traffico è un aspetto fondamentale per una corretta analisi dei dati e per poter attribuire il merito delle conversioni alle varie sorgenti. Questo ti permette di analizzare il traffico organico dai motori di ricerca, quello dai social media, le attività di email marketing e anche le visite che hanno avuto origine da attività offline.
Supponiamo che tu voglia realizzare un paio di campagne pubblicitarie su Facebook per portare un maggior numero di persone a visitare il tuo sito. Se utilizzi il medesimo indirizzo di destinazione per entrambe le campagne, su Google Analytics ti sarà molto difficile distinguere il contributo di ogni singola campagna, dato che vedrai il traffico arrivare da Facebook, ma non potrai capire quale arriva dalla campagna A e quale dalla campagna B.
Se usi Google Ads per le tue campagne sulla rete di ricerca o su quella display, è sufficiente collegare il tuo account Google Ads con la proprietà Google Analytics del tuo sito, per avere a disposizione moltissime informazioni relative alle campagne direttamente all’interno dell’interfaccia di Google Analytics (nella sezione Acquisizione -> Google Ads). Per tutte le altre campagne però, non è così comodo ed è necessario adottare degli appositi parametri per tracciarle.
Per risolvere questo problema puoi però sfruttare i tag di tracciamento UTM.
È l’acronimo di Urchin Tracking Module. Urchin è un programma di web analytics. L’azienda produttrice, la Urchin Software Corp. fu acquisita da Google nel 2005.
Sono 3: utm_source, utm_medium e utm_campaign. Gli altri 2: utm_term e utm_content sono opzionali.
No, ti sconsiglio di farlo. I parametri UTM vanno utilizzati per quei link che sono presenti su altre proprietà e che puntano al tuo sito. Inserire in una pagina del tuo sito un link interno (che punta a un’altra pagina del tuo sito) utilizzando i parametri UTM crerebbe solo confusione all’interno dei rapporti di Google Analytics, dato che quei clic andrebbero a creare nuove sessioni.
Parametri UTM per le campagne Facebook Ads
Quando crei una campagna su Facebook, ad esempio, nello strumento di creazione delle inserzioni pubblicitarie oltre a inserire un’immagine, un titolo e un testo descrittivo per il tuo annuncio, molto probabilmente ti sarà capitato di vedere anche un campo chiamato Parametri URL. Il fatto che tale campo sia facoltativo porta molte persone a ignorarlo, anche se rappresenta una funzione molto utile per monitorare e analizzare l’efficacia delle campagne.
Ma quali parametri URL dovresti inserire in questo campo? Ad esempio, i parametri di tracciamento UTM.
Un modo facile per creare dei parametri UTM personalizzati per tracciare le tue campagne e analizzare le fonti di traffico, è quello di utilizzare uno strumento chiamato Campaign URL builder, messo a disposizione gratuitamente da Google. Uno strumento simile lo ha reso disponibile anche Facebook.
Grazie a questi due semplici strumenti è possibile inserire, come prima cosa, l’indirizzo della tua pagina di destinazione, ossia dove vuoi far atterrare le persone che cliccano sull’annuncio. Oltre a questo, le informazioni obbligatorie sono il nome della sorgente (utm_source), il nome del mezzo (utm_medium) e il nome che vuoi dare alla campagna (utm_campaign). Queste informazioni saranno poi visibili su Google Analytics, permettendoti di identificare in modo preciso la sorgente di quella visita.
Come ti mostro nel video, nel campo website URL inserisci l’indirizzo della pagina di destinazione che intendi utilizzare, nel campo Campaign Source il nome della sorgente (ad esempio facebook).
Nel campo Campaign Medium il mezzo ossia la tipologia di link (ad esempio può utilizzare paid+social per identificare le campagne sponsorizzate sui social network e semplicemente social per le pubblicazioni non sponsorizzate.).
Infine, con Campaign Name, indica il nome che vuoi assegnare a questa campagna. Quest’ultimo dato ti permetterà di identificare ogni singola campagna.
L’URL così ottenuto è già perfettamente utilizzabile.
Se vuoi utilizzarlo per tracciare le tue inserzioni su Facebook:
- puoi utilizzare l’intero url tracciato come url di destinazione della tua inserzione (ad esempio: https://www.esempio.xyz/?utm_medium=paid+social&utm_source=facebook&utm_campaign=campagna+uno);
- oppure inserire solo i parametri all’interno del campo Parametri URL della tua inserzione (ad esempio: utm_medium=paid+social&utm_source=facebook&utm_campaign=campagna+uno)
Un ulteriore suggerimento che posso darti è quello di imparare utilizzare questi tag di tracciamento anche per altre attività, non solo per le campagne pagamento su Facebook, LinkedIn o altri canali.
Parametri UTM dinamici su Facebook: cosa sono e tutti i vantaggi
Per tracciare con maggior precisione il traffico proveniente dalle campagne Facebook ti suggerisco di utilizzare una funzionalità messa a disposizione da questo social network.
Nella sezione dedicata alla creazione di un’inserzione su Facebook, è presente il link Crea un parametro URL. Cliccandolo si apre una finestra come questa:
Attraverso questo strumento puoi andare a creare dei parametri di tracciamento dinamici, che in automatico possono riportare:
- la sorgente di provenienza (Facebook, Instagram, Messenger o l’Audience Network);
- il posizionamento dell’annuncio (Desktop Feed, Mobile Feed, Colonna destra, Instagram Feed, Instagram Stories…);
- il nome o l’ID della campagna;
- il nome o l’ID del gruppo di inserzioni;
- il nome o l’ID della singola inserzione.
Il tutto senza doverli modificare manualmente inserzione per inserzione. Attenzione che se usi i nomi (anziché gli ID) delle campagne, dei gruppi di inserzioni e delle inserzioni come parametri, questi saranno visibili nell’URL della landing page sulla quale atterreranno le persone.
Parametri UTM nell’email marketing
Un altro utilizzo piuttosto comune ed esempio quello di utilizzare i parametri UTM nelle campagne di e-mail marketing. Usando d’esempio una piattaforma come ActiveCampaign è semplicissimo applicare automaticamente a tutti link presenti in un messaggio i parametri UTM, così da poter tracciare comodamente anche all’interno di Google Analytics tutte le visite generate da questi messaggi di posta elettronica.
Personalmente preferisco inserire manualmente i parametri di tracciamento, così evito che venga utilizzato anche l’oggetto della mail come parametro all’interno dell’url di ogni link.
Parametri UTM anche per le sorgenti “offline”
Ma l’utilizzo dei parametri di tracciamento UTM, non si limita solo alle attività on-line. Potresti ad esempio creare degli URL brevi da condividere durante i tuoi eventi, oppure utilizzarli per i link inseriti in un PDF.
Un’ulteriore raccomandazione è quella di prestare massima attenzione alla consistenza nella denominazione dei termini usati nei vari parametri.
Spesso infatti è qui che le persone commettono la maggior parte degli errori. Cerca di stabilire delle regole e soprattutto di rispettarle. Ad esempio evita di scrivere Facebook, facebook o FACEBOOK in modi diversi. Personalmente consiglio di utilizzare sempre le lettere minuscole per tutto. Al posto degli spazi inoltre, ti consiglio di usare il trattino oppure il simbolo +. Utilizzando il +, questo simbolo su Google Analytics viene visualizzato come spazio tra due parole.
Un template Google Sheets per creare e tenere un elenco dei link tracciati
Voglio anche metterti a disposizione un template già pronto su Google Sheets che puoi utilizzare per creare e soprattutto tenere traccia dei vari link che possono servirti per tracciare le tue campagne.
L’utilizzo è molto semplice:
- apri il file e copialo nel tuo account Google Drive;
- nella prima colonna del foglio puoi selezionare il mezzo da un menu a tendina;
- nel secondo foglio di lavoro, quello chiamato Mezzi, puoi inserire tutti i mezzi che solitamente utilizzi nelle tue campagne. In questo modo li hai sempre a disposizione nel menu a tendina.
- inserendo poi la Sorgente, il Nome Campagna e l’URL di partenza, nella casella URL tracciato da utilizzare, verrà visualizzato l’URL che potrai utilizzare per tracciare le tue sorgenti di traffico.
Accedi al template su Google Sheets
In questo breve video ti spiego come usare il template:
Un’estensione utile per Google Chrome
Ti segnalo inoltre Google Analytics URL Builder, una comodissima estensione per il browser Google Chrome che ti permette di creare facilmente l’url tracciato della pagina che stai visitando.
Un plugin WordPress per catturare i parametri UTM
Per WordPress è disponibile il plugin HandL UTM Grabber che ti permette di catturare e conservare i parametri UTM in modo da riutilizzarli all’interno dei form presenti in altre pagine del tuo sito.
Se hai trovato utile questi suggerimenti e questa spiegazione, ti invio a iscriverti al mio canale YouTube, per non perderti i prossimi video tutorial.
Grazie! Molto utile e molto chiaro.
Ma ho una domanda.
Ho due campagne che riportano alla stessa pagina in cui c’è un form di contatto.
Come faccio a sapere da dove proviene chi compila il form?
Ciao, se tracci le conversioni con Analytics puoi già vedere da dove provengono. Se invece intendi associare proprio il nome della persona alla campagna, allora puoi fare in modo che il tuo form catturi anche i parametri UTM presenti nell’URL. Su WordPress puoi usare ad esempio un plugin come https://it.wordpress.org/plugins/handl-utm-grabber/
Grazie, lo provo subito. Hai consigli/info da darmi sull’utilizzo del plugin?
Ciao, nulla di particolare. Il plugin fa solamente una cosa, quindi devi integrarlo con i tuoi form e poi fare dei test per verificare che i dati vengano raccolti.
Ciao, Ho creato degli url con il generatore gratuito di Google e settimana scorsa ho fatto delle prove come hai fatto tu nel video. Mi dava la sessione attiva in tempo reale con il nome della mia campagna.
Ho inviato una email marketing con lo stesso link ma ad oggi non ho ancora dati di riscontro nella sezione (Acquisizione – campagne – tutte le campagne). C’è qualche passaggio che non ho fatto che richiedeva l’attivazione di qualcosa per poterle vedere?
Grazie
Buongiorno Giorgio, ti suggerisco di verificare su che pagina atterri dopo aver cliccato il link contenuto nella mail. Per essere sicuro che il link utilizzato sia corretto.
Buongiorno Tiziano, in effetti il link era sbagliato. Era ripetuto due volte il dominio. Adesso vedo correttamente i dati nella sezione sopracitata.
La ringrazio molto per il supporto e per la risposta tempestiva
Buona giornata
Molto interessante volevo chiederti lo stesso metodo lo potrei utilizzare per delle campagne tramite codice QR code ossia mi spiego meglio sono in procinto di fare una campagna promozionale tramite volantinaggio e all’interno dello stesso ho inserito un codice QR che riporta ad una landig Page spero di essere stato chiaro cmq ti seguo e continua così grazie
Sì, è sufficiente che nell’URL utilizzato per il codice QR inserisci i parametri UTM che ti servono.