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Come installare Matomo Analytics su WordPress

Tiziano Fogliata

Matomo rappresenta una buona alternativa a Google Analytics, soprattutto alla luce delle recenti decisioni dei vari Garanti per la privacy europei che hanno dichiarato non a norma soluzioni come Google Analytics, perché trasferiscono i dati raccolti negli Stati Uniti.

Software come Matomo consentono di conservare in Europa i dati raccolti. Ma non solo, utilizzando Matomo puoi anche scegliere di conservare i dati su un tuo server.

Matomo Analytics è un software open source originariamente chiamato Piwik e creato nel 2007 da Matthieu Aubry. Poi, nel 2018 è stato rinominato in Matomo. Considera che esiste anche un software di web analytics chiamato Piwik Pro, ma si tratta di un progetto diverso gestito da un’altra azienda.

Matomo Analytics è disponibile in due modalità: on-premise e cloud. La prima permette di scaricare il software open source di Matomo e installarlo su un proprio server. La seconda invece è un servizio a pagamento che permette di sfruttare tutte le funzionalità di Matomo, ma senza farsi carico della gestione tecnica dell’infrastruttura necessaria al suo funzionamento.

Per chi ha un sito WordPress esiste inoltre la possibilità di utilizzare Matomo Analytics in modo molto semplice: installando un plugin gratuito.

In questo video ti mostro come fare:

Matomo: un'alternativa a Google Analytics per WordPress
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Matomo: un'alternativa a Google Analytics per WordPress

Il plugin di Matomo ti consente di raccogliere tutti i dati del traffico, ospitarli sul tuo server e consultare i rapporti senza dover accedere o creare account su servizi esterni.

Installare il plugin Matomo Analytics su WordPress è una soluzione che può essere adatta per siti che non generano grandi quantità di traffico.
Matomo non dà regole precise, ma suggerisce che, se il sito supera le 50.000 visualizzazioni di pagina al mese, forse è meglio pensare a installare Matomo on-premise su un server dedicato, oppure passare a Matomo Cloud. Più che altro perché, su siti molto trafficati, risulta poco efficiente sovraccaricare il server anche con le attività di tracciamento del traffico, oltre ad andare ad appesantire il database con tutti i dati di traffico raccolti da Matomo.

Un ulteriore vantaggio di Matomo è quello di permettere il tracciamento senza cookie. Disabilitando i cookie è quindi possibile evitare di visualizzare il banner per la raccolta del consenso. Questo ovviamente, se non utilizzi sul sito altri strumenti che installano cookie e possono tracciare il comportamento dei visitatori.

In altre parole, se usi Matomo senza cookie, ma poi installi il pixel di Facebook, il banner per raccogliere il consenso lo devi installare comunque.

Matomo fornisce anche un tag manager. Se conosci Google Tag Manager, sai che sistemi di questo tipo facilitano la gestione di script e tag di tracciamento sul proprio sito.

Se utilizzi il plugin Matomo per WordPress e desideri disattivare la funzione Tag Manager, è sufficiente inserire la seguente stringa nel file wp-config.php del tuo sito.

define('MATOMO_ENABLE_TAG_MANAGER', false);

Matomo Analytics come alternativa a Google Analytics?

Il mio consiglio è quello prendere in seria considerazione delle alternative a Google Analytics per tracciare il traffico sul proprio sito. Matomo è una di queste. Ha inoltre il vantaggio di essere open source e di poter essere implementata in vari modi, sia come servizio, sia ospitandola sui propri server e gestendola in totale autonomia.

Se Matomo Analytics per WordPress non funziona

Il plugin di Matomo per WordPress non è una soluzione utilizzabile in tutti i contesti. Ti suggerisco di dare un’occhiata alla lista di plugin WordPress con i quali Matomo non è compatibile.

Inoltre, il plugin di Matomo funziona perfettamente su alcuni servizi di hosting, mentre su altri no, spesso a causa delle impostazioni di sicurezza del server oppure per via della particolare configurazione del server.

Se il plugin di Matomo non funziona, un altro plugin che ti suggerisco di valutare è Burst Statistics. È un plugin molto semplice ed essenziale, ma fa il suo lavoro senza troppe complicazioni 😉

Personalmente però, preferisco utilizzare un servizio esterno per il tracciamento del traffico, piuttosto che appesantire il server che ospita il sito anche con questo lavoro extra. Per siti a bassissimo traffico però, un plugin WordPress può essere una soluzione pratica e veloce.

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