ChatGPT è il popolare strumento creato da OpenAI che sfrutta l’intelligenza artificiale per fornire risposte agli utenti, che possono porre domande quasi come se stessero conversando con una persona. Questo bot è in grado di generare testi, poesie, codice ed è in grado di ricordare e utilizzare la serie di domande e risposte all’interno di una sessione.
Il modo più semplice per utilizzarlo è registrarsi sul sito di OpenAI e accedere all’indirizzo chat.openai.com. In questo tutorial voglio però mostrarti come poterlo integrare anche sul tuo sito WordPress.
Grazie al plugin gratuito AI Engine è molto facile sfruttare le funzionalità di intelligenza artificiale messe a disposizione attraverso le API di OpenAI all’interno di un sito WordPress.
Non solo ChatGPT, ma anche i vari modelli GPT-3 e la generazione di immagini con DALL·E. Questo plugin è creato da Jordy Meow, già autore di molti plugin per WordPress. È disponibile anche una versione a pagamento di AI Engine, che permette maggiori possibilità di personalizzazione; ma già la versione gratuita è più che sufficiente per sperimentare le numerose funzionalità.
Installando il plugin AI Engine sul tuo sito WordPress hai la possibilità di:
- Inserire un chatbot ChatGPT sulle pagine del tuo sito.
- Generare testi da inserire nelle pagine o negli articoli.
- Ottenere suggerimenti per titoli e riassunti degli articoli, basati sul contenuto dell’articolo.
- Generare titoli, descrizioni e descrizioni brevi dei prodotti su WooCommerce.
- Generare immagini usando il modello DALL·E, sempre di OpenAI.
- Accedere ad altre funzionalità dei modelli di OpenAI direttamente all’interno dell’interfaccia di WordPress.
- Addestrare un modello con i tuoi dati.
Come integrare OpenAI su WordPress
Trascrizione del video
In questo video voglio mostrarti come grazie a un plugin gratuito, puoi facilmente utilizzare su WordPress strumenti di intelligenza artificiale, ad esempio per offrire ai visitatori del tuo sito un’esperienza simile a quella di ChatGPT. Puoi sfruttare l’intelligenza artificiale per ottenere suggerimenti sui titoli e i riassunti dai tuoi articoli, generare senza alcuno sforzo titoli e descrizione di prodotti per il tuo sito e-commerce, tradurre testi in varie lingue e generare diverse immagini partendo da un input testuale. Seguimi e ti mostrerò come fare.
Gli ingredienti che ci servono per questo esperimento sono ovviamente un sito WordPress e poi questo plugin gratuito chiamato AI Engine. Questo plugin permette di mettere in comunicazione il proprio sito WordPress con il servizio di OpenAI, l’azienda che ha creato ChatGPT. È disponibile anche una versione a pagamento di questo plugin. Ma per i nostri esperimenti la versione gratuita è più che sufficiente.
Una volta installato e attivato il plugin sul tuo sito WordPress, qui nella barra laterale trovi una nuova sezione chiamata Meow App. Perché Jordy Meow è il nome dello sviluppatore di questo plugin. All’interno di questa sezione, nella voce AI Engine, puoi facilmente accedere a tutte le principali impostazioni di questo plugin. In questa schermata il primo intervento necessario da fare è quello di inserire la chiave API del servizio OpenAI. In un precedente video ti avevo già spiegato dove e come ottenere gratuitamente questa chiave API e quindi eviterò di ripetere qui le stesse cose. Una volta inserita la chiave API all’interno di questa schermata è possibile iniziare a configurare e utilizzare il plug in. In questa schermata puoi abilitare tutte le funzioni che vuoi utilizzare di questo plugin. Per semplicità teniamolo tutte attive e passiamo alla seconda schermata dedicata al chatbot. Qui puoi configurare l’aspetto del chatbot, ossia i testi che vuoi mostrare ai tuoi visitatori e anche attivando questa opzione qua. In fondo abilitare il chatbot su tutto il sito, quindi evitando di dover inserire manualmente a questo codice dove vuoi far comparire la schermata del chatbot, ma puoi abilitarlo con un semplice click su tutto il sito. Attivando inoltre la funzione popup puoi abilitarlo in modalità popup. Quindi, ricapitolando, qua inseriamo i testi tradotti; perché normalmente sono in inglese, però basta un attimo per tradurli in italiano.
Così facendo abbiamo il chatbot abilitato sul nostro sito. Infatti, se andiamo a visitare la home o qualunque altra pagina del nostro sito, vedi che qui in basso compare questa icona. È sufficiente applicarla per poter porre la nostra domanda al bot. Considera che, soprattutto se usi il modello GPT chiamato Da Vinci, il tempo di attesa può essere di diversi secondi prima di poter ottenere una risposta.
Nella pagina delle impostazioni hai a disposizione alcuni campi che ti permettono di personalizzare l’aspetto della finestra del bot. Spostandoci poi sulla sinistra nelle impostazioni generali. Puoi anche definire il numero massimo di token da utilizzare. Maggiore è il numero, più lunga può essere la risposta fornita da ChatGPT, ma anche maggiore il costo che devi sostenere per il consumo di risorse. Considera infatti che una volta terminato il credito gratuito, devi pagare per utilizzare il servizio fornito da OpenAI. La temperatura è un parametro che va da 0 a 1 e ti consente di dosare la creatività che il bot può utilizzare nelle risposte. Minore la temperatura, minore la creatività, maggiore è la temperatura, chiaramente maggiore la creatività che puoi usare per le risposte. Altro aspetto molto importante riguarda la scelta del modello da utilizzare. Davinci il modello più evoluto, quindi quello che fornisce i migliori risultati. Ma OpenAI mette a disposizione anche altri modelli, più semplici e soprattutto meno costosi e anche più veloci, quindi più veloci nel fornire le risposte e meno costosi. Un aspetto che può essere utile tenere in considerazione.
Pur avendo letto spesso commenti con entusiasmi orgiastici sui social da parte di utenti che hanno provato ChatGPT, ti consiglio di fare delle prove e verificare, perché non è un sistema infallibile. Le risposte a volte sono piene di errori. In questo primo caso ho impostato la temperatura a 0.1, quindi ho chiesto al bot di utilizzare poca creatività e gli ho chiesto di riassumere molto brevemente un libro. Le conclusioni alle quali è giunto non sono corrette, anzi, il finale è esattamente l’opposto del libro. Ho provato a ripetere il test, in questo caso ho alzato la temperatura del modello a 0.5, però il risultato è comunque non soddisfacente. Diciamo che se una persona mi rispondesse così direi che, o non ha letto il libro, oppure semplicemente non lo ha capito. Ho effettuato un terzo tentativo, questa volta con la temperatura di 1.0, quindi creatività massima. Il risultato complessivamente è un po’ più aderente a quanto narrato nel libro, ma è presente comunque un importante errore. Infatti, qua viene definita Camilla come una donna nobile, quando in realtà nel libro è l’esatto opposto. Ora, questo è solo un semplicissimo esempio, però il consiglio è quello di non prendere come verità assoluta ogni risposta fornita da ChatGPT.
Tornando alle funzionalità offerte da questo plug in, vediamo anche quello che è possibile fare all’interno di una pagina o di un articolo. In questo caso aperto un articolo e vedi che qua nella colonna laterale ora è presente una nuova sezione chiamata AI Engine, come il plugin, che ci permette di avere dei suggerimenti sui titoli e sul riassunto di questo articolo. Cliccando Titles viene interrogato OpenAI per generare dei titoli alternativi di questo articolo. Mi basta cliccare quello preferito, ad esempio questo, e vedi che automaticamente viene inserito il titolo generato dall’intelligenza artificiale. Allo stesso modo cliccando l’altra voce, vado a generare un riassunto dell’articolo che posso utilizzare quindi come estratto su questo articolo. Anche questa volta, una volta individuato quello che noi preferiamo, ci basta cliccare e viene inserito come riassunto dell’articolo. L’autore del plugin ha già inserito alcune, diciamo così, anteprime di funzionalità che potrebbero arrivare in futuro. Infatti, se noi andiamo a cliccare su un blocco qua vediamo alcune funzioni per migliorare il testo e per tradurre il testo. Al momento non sono attive, infatti se le clicchiamo c’è scritto che arriveranno in futuro. Però lo sviluppo di questo plug in si preannuncia davvero interessante.
Un’altra funzionalità messa a disposizione dal plugin AI Engine è quella che ci permette di generare titoli e descrizioni per i prodotti di e-commerce. In questo caso sono nella pagina di creazione di un nuovo prodotto clicco questo nuovo pulsante che trovo qui in alto a destra. Mi basta inserire nel primo campo una descrizione del prodotto, in questo caso scarpe da trekking ideale per terreni ghiacciati…. pensata per persone non esperte, impermeabili, resistente… metto insomma un po’ di caratteristiche. Poi clicco il pulsante “Generate all fields“. Una volta terminato, cliccando questo pulsante vado a completare la scheda prodotto. Descrizione breve, descrizione lunga e anche il titolo del prodotto.
Le possibilità offerte dal plugin AI Engine non terminano qui. Infatti, tornando qua, in quella sezione generale del plugin, qui in alto trovi i pulsanti che permettono di accedere a diverse altre funzionalità. La prima che vediamo è quella denominata Build Content. In questa schermata è possibile andare a interrogare OpenAI per creare dei contenuti utilizzando un maggiore controllo sui vari parametri. Ad esempio, qui possiamo inserire un l’argomento generale del contenuto. Possiamo poi definire la lingua, lo stile e il tono del contenuto. Definire diversi parametri relativi al modello come la temperatura, il numero massimo di token e anche definire la struttura da utilizzare per i prompt. Perché il prompt sia l’input che noi diamo al bot è fondamentale per poter ottenere risultati di buona qualità e soprattutto attinenti a quanto abbiamo chiesto.
Un’altra sezione è quella relativa alla creazione di immagini, quindi accedendo qui possiamo andare a scrivere anche in questo caso un prompt per le immagini. Definire la quantità di immagini che vogliamo ottenere e ottenere poi dei risultati. In questo caso, per semplicità, scegliamo un esempio già pronto. Scegliamo di generare due immagini e clicchiamo il pulsante. Una volta generate le immagini possiamo cliccare e vedere un po’ il dettaglio. Scaricare l’immagine o salvarla nella libreria media. Cliccando questo pulsante andiamo in media libreria e vedi che. È presente l’immagine creata. Con gli strumenti forniti da Open Eye. La dimensione massima delle immagini generate con questo sistema è di 1024 x 1024, ma questo è un limite imposto da OpenAI.
Un’altra sezione utile di questo plugin è quella denominata Playground e consente una maggiore libertà nell’interrogazione. Le funzionalità di OpenAI possiamo ad esempio usarla per tradurre il testo, correggere il testo, ottimizzare a livello SEO un testo, ecc. Ad esempio, immagina di scrivere “traduci questo articolo in, e qua metti la lingua, scrivi un testo e poi inviare la richiesta per far tradurre questo testo. Qua possiamo selezionare il modello da utilizzare, la temperatura, il numero massimo di token. Considera inoltre, lo ripeto un’ennesima volta che ogni richiesta ha un costo, molto spesso di pochissimi centesimi di dollaro. Però ha comunque un costo, quindi non si tratta di interrogazioni gratuite. Terminato poi il periodo di prova, dovrai effettivamente acquistare dei crediti o comunque pagare per il consumo di queste risorse.
Infine, per concludere, un altro aspetto molto interessante di questo plugin è quello che ci consente di costruire un modello personalizzato, ossia addestrare con dei contenuti personalizzati un modello. Questo può essere utile su alcuni siti per ottenere delle risposte o comunque costruire un modello di chatbot più aderente ai propri contenuti, cioè in grado di rispondere a domande e basandosi sui nostri contenuti. Per accedere a questa funzione dobbiamo andare qua, nella sezione e AI Engine. E scegliere fra Model Finetune, e qua puoi, cliccando questo pulsante, andare nella funzione Dataset Builder che ci consente di andare a creare tutta una serie di blocchi, domande e risposte, in modo da fornire contenuti al motore di OpenAI per addestrare il modello. Una volta pronto, possiamo addirittura fare del fine tuning per affinare la qualità di questo modello. È un processo che in molti casi non è necessario, però potrebbe interessarti per esigenze particolari. Comunque, una possibilità che il plugin mette a disposizione. Spero che abbia trovato utile questo video e ti invito a provare questo plug in che tra l’altro è sviluppato da una persona che da molti anni produce ottimi plugin per WordPress.