The Million Dollar Homepage made in Italy

Tiziano Fogliata

Spesso capita che anche l’idea più stupida o banale abbia un enorme successo se riesce a proporsi, o se qualcuno riesce a farla passare come innovativa e geniale. E’ accaduto col fenomeno di The Million Dollar Homepage, in fin dei conti una pagina piena di banner indistinguibili che però ha “meritatamente” conquistato un pezzo della storia di Internet. Il motto Own a piece of internet history! è stato inoltre una trovata geniale per stimolare l’acquisto di qualche “pixel edificabile”.

Il sito ha avuto talmente successo che qualcuno pare stia pensando di ripetere l’esperimento sul mercato italiano. Non sto parlando di un ragazzino spinto dallo spirito di emulazione, ma di un’importante “società di comunicazione digitale che opera nel web integrando tecnologia, creatività, advertising e soluzioni di telefonia per Internet”.

Magari questo doppione sarà definito come l’iniziativa più geniale ed innovativa dell’anno. Io lo vedo come un tentativo di vendere impression praticamente inutili. In pratica apparire su moltissimi siti ma in realtà non essere visto da nessuno.

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19 commenti su “The Million Dollar Homepage made in Italy”

  1. Sosia italici della Million Dollar Homepage ce ne sono già a pacchi (1, 2, 3, 4 sono solo alcuni esempi) e come puoi ben vedere il risultato è imbarazzante. Questa nuova pagina non avrà un futuro migliore.

  2. Visto l’enorme successo riscosso dalla Million Dollar Homepage (oltre un milione di dollari di pubblicità venduta) è naturale che qualcun altro si metta ad imitarla.
    Sarebbe tuttavia più preoccupante se qualcuno decidesse di imitare i cracker che stanno tuttora tenendo sotto scacco tale sito per estorcere 50.000 dollari al suo creatore :-(

  3. Io critico solo l’iniziativa di volerla vendere come una nuova forma di pubblicità per le aziende.

  4. Caro Tiziano, mi sa che ormai non sanno più cosa inventarsi per fare i soldi.
    Cmq c’è anche chi mette queste iniziative al servizio della comunità di Internet.
    Leggi qui.

  5. Ho letto che però non tutti i sostenitori di Firefox hanno apprezzato l’iniziativa, che infatti ora ha chiuso i battenti.

  6. esperimento buffo in inglese: http://www.pixelssuck.com
    senz’altro ha un approccio originale e divertente!
    date un’occhiata per esempio alla fnaq o alla sezione why pixels suck…
    perchè non ci abbiamo pensato prima noi italiani? ^__*

  7. pollywantsacracker ha detto:

    esperimento buffo in inglese: http://www.pixelssuck.com
    senz’altro ha un approccio originale e divertente!
    date un’occhiata per esempio alla fnaq o alla sezione why pixels suck…
    perchè non ci abbiamo pensato prima noi italiani? ^__*

    Beh, visto che hai messo il link del sito anche come collegamento al tuo nick, sia sul sito di tiziano che sul mio (Online Marketing Blog » Pixel advertising e nuovi sistemi per fare soldi)… penso che qualcuno che conosce l’italiano ce l’abbiano già in staff…!

    O sono troppo malizioso?
    ;-)

  8. O sono troppo malizioso?

    In effetti non avevo fatto caso al link del nickname.
    Sul tuo blog poi, il tono è molto più promozionale rispetto al commento che ha scritto qui sopra.
    Forse il sospetto è più che fondato.

  9. ragazzi. Io ho un’altra idea fichissima che secondo me sfonderà. Sto muovendomi piano piano per realizzarla. Vi farò sapere. :)

  10. Ciao simpatico quel pixelsuck, oggi ne ho trovati altri divertenti, ad esempio guardate questo http://www.stupidochicompra.com. Cmq l’iniziativa dello studente inglese è destinata a rimanere unica nel suo genere.

  11. Si, ma almeno quelli cercano di cambiare, invece vedete questo sito: http://www.pubblicitaweb.altervista.org anke se, al contrario degli altri, vende i pixel a solo 0.01 euro e mantiene i banner a vita(dice che è il migliore xkè risiede su un host gratuito e quindi ad un prezzo cento volte inferiore manterrà i banner per sempre)

  12. L’ultimo sito inserito ha anke PageRank 4, è il più alto rispetto agli altri siti italiani. Credo possa aiutare molti i siti non per fare pubblicità, ma ad aumentare pagerank e popolarità (che di conseguenza migliorano la visibilità sui motori di ricerca), e di conseguenza anche le visite. Ho notato che linka i siti non con collegamenti dinamici, ma con link puri. Tutto ciò credo sia ottimo.

  13. Io ne ho appena finito uno.
    Non vendo i pixel a 1 dollaro l’uno, ma nemmeno ad 1 euro! li vendo ad 1 (uno) centesimi di euro! non diventerò milionario (se mai li venderò tutti) ma posso guadagnare qualcosa per finire gli studi di ingegneria senza pesare sulla pensione di mia mamma.

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