I commenti offensivi e sgradevoli hanno il potere di polarizzare l’attenzione dei lettori e persino di stravolgere il senso dell’autore di un articolo.
Questa è, in buona sostanza, il risultato di un’analisi pubblicata dal The Journal of Computer-Mediated Communication e segnalata da Dominique Brossard sul New York Times.
Barry Ritholtz sottolinea la pericolosità di quello che viene definito “nasty effect”, ossia la potente influenza negativa che hanno i commenti violenti, stupidi e pieni di retorica sul contenuto originale del messaggio.
Matt Henderson fa inoltre un’interessante trasposizione di questo concetto, applicandola alle recensioni che appaiono ad esempio sull’App Store di Apple.
Matt riporta alcuni esempi di recensioni negative:
- Il recensore si lamenta perché il prodotto è troppo costoso.
Una critica mossa esclusivamente sul prezzo è poco sensata, essendo il prezzo un valore molto soggettivo. Se argomentata con una critica sulle caratteristiche del prodotto ha un senso, in altri casi no. Sarebbe come dare un giudizio estremamente negativo ad una Ferrari o ad una Porsche solamente perché la maggior parte delle persone non possono permettersene una. - Il recensore critica il prodotto perché non ha una funzionalità che lui ritiene fondamentale.
La recensione dovrebbe essere basata sulle caratteristiche possedute e pubblicizzate di tale prodotto, non su quelle immaginarie. Non avrebbe senso infatti scrivere una recensione negativa su un’auto a 2 posti, lamentadosi perché non è in grado di ospitare 4 passeggeri. - Il recensore si lamenta del cattivo funzionamento di un prodotto, ma l’ha utilizzato in modo improprio.
Se il prodotto (o l’app) è progettato per uno scopo o per risolvere un’esigenza specifica, è sicuramente poco sensato lamentarsi perché non è in grado di assolvere un compito per il quale non era stato pensato.
È chiaro ovviamente che tutte queste tre tipologie di commento/critica possono essere comunque apprezzate se argomentate in modo opportuno, fornendo quindi spunti e preziosi feedback ai produttori e agli sviluppatori. Spesso però tali critiche non vengono formulate in modo elaborato ed utile, ma appaiono quasi come uno sfogo rabbioso.
Anche se analizzandole in modo razionale è possibile percepire il loro basso valore informativo, è però innegabile che il loro impatto supera di gran lunga quello delle osservazioni costruttive espresse utilizzando toni educati.
Tali considerazioni possono naturalmente essere estese anche ai commenti che appaiono sui social network e sui blog.