Susan Weinschenk è una psicologa della Pennsylvania State University che si occupa da diversi anni dell’analisi dei processi mentali che stanno alla base delle azioni compiute dalle persone.
In un guest post pubblicato su Useful Usability, la professoressa Weinschenk illustra quali sono, secondo lei, 10 aspetti da tenere in considerazione per realizzare un sito Web che sia usabile e persuasivo. Scopriamoli insieme.
1) L’organizzazione delle informazioni sul sito (l’architettura delle informazioni) deve adattarsi allo schema mentale del visitatore.
Ponetevi questa domanda: il sito è organizzato in modo da rispondere immediatamente alle esigenze del visitatore? E’ importante utilizzare il linguaggio usato dagli utenti del sito. Quando dovete decidere i nomi da assegnare alle sezioni e le categorie è indispensabile valutare quali sono i termini utilizzati più comunemente dalle persone e non quelli conosciuti solo dagli addetti ai lavori.
2) Less is More
Si ritiene che la maggior parte delle persone sia in grado di ricordare al massimo da 5 a 9 cose contemporaneamente. E’ la storia del numero magico 7 + o – 2. In realtà le ricerche hanno mostrato che in realtà questo numero è molto più basso è che è più opportuno concentrarsi su 3 o 4 concetti al massimo.
Spesso le persone desiderano avere un elevato numero di possibilità di scelta ma le ricerche dimostrano che, quando si tratta di decidere, un numero di scelte troppo elevato non porta ad alcuna decisione.
È consigliabile quindi non offrire mai più di 3 o 4 possibilità di scelta sul proprio sito.
3) La massima attenzione è concentrata nel primo terzo della pagina
È risaputo che è utile sapere dove posizionare le informazioni all’interno della struttura di una pagina Web. Se suddividiamo la pagina in tre sezioni orizzontali aventi le stesse dimensioni, la prima in alto è quella sulla quale si focalizza maggiormente l’attenzione dei visitatori. Il Web infatti è molto più simile al modello televisivo, nel quale l’attenzione si focalizza al centro, piuttosto che a quello cartaceo dove lo sguardo del lettore punta subito in alto a sinistra (o in alto a destra in alcuni paesi).
Personalmente ritengo però che questo aspetto dipenda molto dal modo in cui è realizzato il layout di un sito e dalle sue dimensioni. Rimane comunque indiscutibile il fatto che sia opportuno riservare questa zona dello schermo ad “elevato valore aggiunto” per i contenuti più interessanti.
4) Differenziare gli elementi sia a livello visivo che cognitivo
In una pagina Web sono presenti un elevato numero di elementi che svolgono funzioni differenti: ci sono le immagini puramente decorative, le barre di navigazione, i link di supporto, il contenuto principale e molto altro ancora.
Rendere facilmente distinguibili le varie aree sia a livello visuale che cognitivo è un aspetto fondamentale.
Visivamente è possibile differenziare i contenuti utilizzando forme, dimensioni, colori e font.
È importante però rendere immediatamente percepibili tali differenze anche a livello cognitivo, permettendo all’utente di capire immediatamente la funzione dei vari elementi, permettendogli quindi di distinguere facilmente i link che portano alle sezioni principali del sito, rispetto ai link per gestire il proprio account o effettuare acquisti.
5) Stimolare tutti e 3 i cervelli
Nel libro “Neuro Web Design: What makes them click?“, Susan Weinschenk parla dell’idea che ognuno di noi non abbia un solo cervello ma ben tre:
- Il cervello nuovo, più logico;
- Il cervello medio che governa le emozioni;
- Il cervello vecchio che si occupa delle funzioni basilari e analizzando l’ambiente si pone domande del tipo “posso mangiarlo?”, “posso fare sesso con lei/lui?”, “mi ucciderà?” …etc…
Stimolare il cervello vecchio significa fare leva sui bisogni basilari di ogni persona (vedi piramide dei bisogni di Maslow) come fame, sesso, sicurezza e pericolo. Anche se non tutti i siti possono puntare ad argomenti come la fame o il sesso, è possibile fare comunque leva sul bisogno di sentirsi sicuri o su come ottenere dei benefici gratuitamente.
Per stimolare il cervello medio può essere utile usare immagini, video o testi che colpiscano ed agiscano sulla parte emozionale del visitatore.
Per coinvolgere il cervello nuovo è necessario fornire motivazioni logiche e razionali per convincere il visitatore a proseguire la visita sul proprio sito o a provare un prodotto servizio.
Ovviamente il miglior risultato possibile è quello di riuscire a dialogare con tutti e tre i tipi di cervello.
6) Rendere i testi facili da consultare
Solitamente le persone non amano leggere i testi su un monitor. Trovarsi quindi di fronte a grandi blocchi di testo tende a scoraggiare la maggior parte dei potenziali lettori che sono spinti a cercare vie di fuga dalla pagina.
È quindi consigliabile usare alcuni stratagemmi per rendere più digeribili i contenuti testuali, come spezzare il testo in paragrafi più piccoli, usare intestazioni e liste. Tutto questo rende il testo più facilmente consultabile anche con un rapido colpo d’occhio, permettendo di individuare rapidamente i contenuti ritenuti più interessanti.
7) Rivelare le informazioni un poco alla volta
Ogni pagina Web può attirare parecchi visitatori che hanno diversi scopi e una diversa preparazione sull’argomento. Alcuni visitano un sito per semplice curiosità. altri vogliono approfondire qualcosa che già conoscono ed altri non hanno la minima idea di cosa tratti quella pagina.
È utile quindi adottare la tecnica chiamata “progressive disclosure”, rivelando le informazioni un poco alla volta. In questo modo vengono fornite alcune informazioni e l’utente può cliccare su un link se desidera saperne di più.
Spesso si è sentito dire che il visitatore deve essere in grado di raggiungere quello che desidera con meno di 3 click. Questo è un falso mito. L’utente clicca fino a quando c’è qualcosa che suscita la sua curiosità e il suo interesse.
8) Raggruppare i contenuti per evitare la confusione
Con tutte le informazioni, le immagini, i video e la pubblicità presente sulle varie pagine Web è piuttosto facile ottenere un risultato capace di creare confusione agli occhi dei visitatori. E’ utile quindi cercare di creare dei gruppi di contenuti per mettere un po’ di ordine.
Allineare i vari elementi ed usare sapientemente le colonne permette di visualizzare un elevato numero di informazioni senza tuttavia apparire disordinati.
9) Avere delle funzionalità che rendono il sito unico e difficile da abbandonare
Le ricerche mostrano che la maggior parte delle persone tendono ad avare uno o due siti preferiti per ogni particolare compito. Uno per le notizie, uno per l’e-commerce, uno per l’intrattenimento e così via.
Spesso quello che rende questi siti così amati dagli utenti sono delle funzioni che vengono percepite come irrinunciabili. Come la facilità di effettuare nuovi ordini di merce già acquistata in precendeza (Staples), o il one-click buying (Amazon) o servizi come HootSuite che offrono funzionalità che non sono disponibili altrove.
Non si tratta però di sviluppare od offrire un elevato numero di funzionalità, ma semplicemente di individuare quella che rende irrinunciabile quel particolare sito.
Le persone hanno la naturale tendenza a seguire quello che dicono gli altri, soprattutto quando sono incerte.
Se ad esempio qualcuno non sa scegliere quale servizio utilizzare per caricare le proprie fotografie sul Web, ma sente che i propri amici su Twitter parlano bene di Flickr o ne legge sui blog che frequenta abitualmente, è molto probabile che scelga Flickr senza nemmeno provare gli altri.
È quindi importante essere presenti nelle conversazioni che riguardano la propria nicchia di mercato.