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Come scegliere un tema WordPress

Quando si tratta di realizzare un nuovo sito web, WordPress emerge spesso come una delle piattaforme più versatili e popolari. Grazie alla sua installazione intuitiva e alla vasta gamma di temi e plugin per ampliare le sue capacità, WordPress è diventato un’opzione attraente non solo per gli utenti individuali, ma anche per molti professionisti e agenzie di sviluppo web.

Uno dei principali fattori che ha alimentato la popolarità di WordPress è l’abbondante assortimento di temi disponibili. Sui vari marketplace dedicati ai temi, come ad esempio Themeforest, è facile trovare un tema dedicato alla propria attività. Sia che si tratti di realizzare il sito di un ristorante, quello di un dentista, di un veterinario, di un’agenzia immobiliare o di un parrucchiere, troverai quasi sempre uno o più temi appositamente pensati per questi settori. Non sempre però questi temi sono la soluzione migliore.

Nonostante la vasta gamma di opzioni, sia gratuite che a pagamento, potresti essere tentato di pensare che la selezione di un tema WordPress sia un compito semplice e che, in ultima analisi, tutti i temi siano intercambiabili. Questa è una percezione che ti suggerisco di valutare con cura, perché è molto distante dalla verità.

Inoltre, il termine “tema” può risultare limitante, poiché WordPress offre anche una varietà di builder visivi. Questi strumenti ti consentono di personalizzare in modo completo l’estetica e la funzionalità del tuo sito, offrendo così un ulteriore livello di flessibilità.

Quali criteri nella scelta di un tema o di un builder visuale per WordPress?

Il primo fattore cruciale da considerare è l’obiettivo della tua ricerca del tema ideale: stai cercando una soluzione per creare un singolo sito web, magari il tuo sito personale o quello della tua attività, o hai l’ambizione di sviluppare numerosi siti, magari per conto dei tuoi clienti?

Il secondo elemento da valutare è il tuo livello di esperienza e competenza tecnica. Quanto sei versato in linguaggi come HTML, CSS, PHP e JavaScript? Quanto sei a tuo agio con l’architettura di un sito WordPress e le funzionalità di questo CMS?

Dopo aver fatto chiarezza su questi due aspetti fondamentali, ci sono numerose altre variabili da esaminare. Tuttavia, questi due criteri iniziali ti forniranno già una direzione ben definita nella scelta del tipo di soluzione più adatta alle tue esigenze.

Nel grafico sottostante ho disposto su un grafico cartesiano alcune delle più popolari soluzioni per WordPress, tra temi e builder visuali. Sull’asse Y è indicata, in ordine crescente, l’esigenza di realizzare un solo sito oppure numerosi siti. Sull’asse X il livello di esperienza e le competenze richieste per padroneggiare quella soluzione.

Scelta tra i vari temi e builder visuali per WordPress

Il posizionamento delle diverse soluzioni sul grafico è indicativo, non ha la pretesa di rappresentare un giudizio assoluto. Ritengo però che possa essere utile per orientare la scelta.

Inoltre, tenendo conto dei criteri che ho elencato poco fa, risulta spesso di scarsa utilità il confronto diretto tra due soluzioni che appartengono ad aree molto distanti nel grafico. Decidere se è meglio un tema o un site builder rispetto a un altro, senza tenere conto della persona che dovrà utilizzare lo strumento, è praticamente impossibile.

Ad esempio, per una persona con zero esperienza nella creazione di siti, un page builder come Elementor risulterà probabilmente più adatto e facile da utilizzare rispetto ad altri come Bricks o Oxygen.

Viceversa, un utente più esperto, troverebbe Elementor molto limitato nelle possibilità di personalizzazione e privo di quelle funzioni per rendere più efficiente il flusso di lavoro.

Strumenti diversi, interfacce diverse

Una delle conseguenze più frustranti dell’enorme eterogeneità di soluzioni disponibili per WordPress è al grande varietà di interfacce che possiamo incontrare quando si tratta di gestire un sito WordPress.

Per rendere più chiaro quello che intendo ho realizzato un video per mettere a confronto 10 soluzioni molto popolari: Avada, Theme X, BeTheme, Divi, Astra, GeneratePress, Genesis, Elementor, Thrive Theme Builder e Oxygen Builder. Come potrai vedere, le modalità di gestione del sito e dei contenuti sono molto differenti, anche se il “motore” sottostante è sempre quello di WordPress.

10 temi WordPress a confronto
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10 temi WordPress a confronto

Temi leggeri e personalizzabili che consiglio

GeneratePress – Un tema che apprezzo per la sua semplicità, efficienza e flessibilità. Ideale sia anche per chi non è un tecnico o uno sviluppatore. Offre ampia possibilità di personalizzazione, pur presentandosi come un tema graficamente molto semplice e pulito. È disponibile sia in versione gratuita sia in una versione a pagamento che offre ovviamente maggiori funzionalità. Qui trovi tutti i miei articoli dedicati a GeneratePress.

Astra – Un altro tema molto leggero e veloce. Adatto soprattutto per le persone che amano lavorare con i page builder, tipo Elementor, Beaver Builder… È disponibile sia in versione gratuita sia in una versione a pagamento che offre maggiori funzionalità. Qui puoi leggere la mia recensione completa sul tema Astra.

Un altro tema che fa parte di questa categoria di temi è Kadence. Offre molte soluzioni già pronte all’uso ma l’ho trovato meno personalizzabile rispetto a GeneratePress, che rimane il mio preferito in questa categoria.

Perché consiglio questi temi?

Si tratta di temi diffusi, presenti da diverso tempo e supportati. Un tema come GeneratePress è disponibile da diversi anni e costantemente aggiornato. Questo significa che non corri il rischio di installare un tema, per vederlo poi abbandonato dopo un anno e trovarti con crescenti incompatibilità ed errori sul tuo sito WordPress.

Sono inoltre temi molto leggeri ed efficienti, che consentono di ottenere siti con pagine veloci da caricare con conseguenti benefici anche in ottica SEO. È chiaro che poi la velocità di caricamento delle pagine dipende anche dall’hosting e dalla quantità di contenuti che inserisci nelle pagine, ma un buon tema può fare la differenza e darti una bella mano per ottenere un sito veloce.

Perché scegliere un tema molto utilizzato

Utilizzare temi molto diffusi ha un ulteriore vantaggio: è molto più facile trovare articoli, guide, tutorial gratuiti e persone disposte a darti una mano (in questo caso a pagamento) per effettuare interventi su questi temi.

Scegliere un tema poco conosciuto, semplicemente perché ti sembra carino, rischia di causarti problemi in futuro. Se sei fortunato, lo sviluppatore che l’ha creato continuerà ad aggiornarlo e ti offrirà un servizio di supporto magnifico. Ma nella maggior parte dei casi ti troverai a cercare inutilmente su Google tutorial e guide su quel tema che nessuno conosce e pochi utilizzano.

Se poi dovessi aver bisogno un esperto per fare degli interventi sul tema, farai fatica a trovarne uno disposto a metter le mani su un tema che non conosce e, molto probabilmente, ti costerà molto di più, dato che dovrà dedicare un sacco di tempo per capire come è strutturato il tema prima di poter intervenire. Tradotto in altri termini, significa che, molto probabilmente, in caso di problemi ti dovrai arrangiare.

Temi che ti permettono di partire dal contenuto

Utilizzare un tema o un site builder molto flessibile, ti permette di iniziare con una struttura semplice e pulita e apportare poi delle modifiche mano a mano che il sito cresce e si arricchisce di contenuti.
Magari parti con una home page essenziale, 3 paginette e un blog. Poi mentre la tua attività si sviluppa e i contenuti aumentano, riesci più facilmente a capire cosa ti serve davvero sul sito.

Viceversa partire con un tema pesante, inefficiente e pieno di funzionalità inutili renderà molto più difficile, se non addirittura impossibile adattarlo alle tue esigenze.

Altri fattori da considerare nella scelta di un tema WordPress

Documentazione carente

Un aspetto importante da valutare è la documentazione disponibile per un particolare tema. In molti casi, questa si limita a spiegare come installare il tema e a come importare i contenuti della demo. Prima di acquistare, verifica quindi se è disponibile una documentazione relativa al tema.

Senza una documentazione completa e facilmente consultabile, il rischio è quello di dover utilizzare le pagine demo come base di partenza per la realizzazione del proprio sito, sostituendo i contenuti presenti nella versione dimostrativa con i propri.
In questi casi è necessario quindi fare attenzione a non eliminare completamente queste pagine demo, altrimenti si perde la possibilità di creare pagine simili da zero.

Con temi come GeneratePress hai a disposizione decine di pagine di documentazione e una gran quantità di informazioni disponibili in rete. Molto spesso, quando cerchi come effettuare una determinata modifica, qualcun altro ci ha già pensato prima di te e trovi le indicazioni per farlo.

Inoltre, per i temi più popolari, esistono anche delle community e dei forum di discussione che consentono di apprendere moltissime informazioni su come utilizzare questi temi. Nel caso di GeneratePress esiste sia la community su Facebook sia il forum di supporto gestito da GeneratePress.

Temi abbandonati al loro destino

Non è raro che molti dei temi che vengono creati e messi in vendita, dopo alcuni mesi o un paio d’anni vengano abbandonati perché gli sviluppatori hanno preferito investire su qualche altro progetto. Chi ha acquistato il vecchio tema si trova però incastrato nella situazione di avere un tema che nessuno aggiornerà più e che probabilmente inizierà a creare problemi o a non supportare le nuove funzionalità di WordPress.

Quando acquisti un tema, valuta sempre da quanto tempo è presente sul mercato e a quando risale l’ultimo aggiornamento. Fai inoltre un po’ di ricerche su Google per scoprire se si tratta di un tema molto conosciuto oppure no.

Tradurre il tema in italiano non è sempre facile

Quasi tutti i temi inoltre sono presentati come completamente traducibili in qualsiasi lingua e compatibili con plugin come WPML per la realizzazione di siti multilingue. È bene tenere presente che il fatto che il tema sia traducibile non implica necessariamente che la traduzione in italiano sia già disponibile e nemmeno che tradurlo sia un’operazione facile.

Non è raro infatti scaricare uno di questi temi, installarlo, attivarlo e accorgersi che molte delle scritte presenti sono in lingua inglese. Alcuni di questi temi consentono di effettuare la traduzione direttamente all’interno dell’interfaccia di amministrazione, per altri è necessario installare un plugin come Loco Translate o utilizzare un programma come Poedit e avere confidenza con tali strumenti. Non è una procedura particolarmente difficile ma, se non lo sai o non lo hai mai fatto, rischi di sprecare un sacco di tempo nell’interfaccia di amministrazione di WordPress per cercare dove tradurre quelle stringhe.

Le immagini delle versioni demo del tema

Anche le immagini possono essere un fattore critico relativo alla scelta di un tema. Nelle versioni demo dei temi vengono giustamente sfruttate immagini per rendere più accattivante la presentazione del prodotto. Se tu non hai immagini altrettanto evocative o con un formato o una risoluzione adeguate al tema, il risultato finale potrebbe non essere particolarmente brillante. Potresti infatti renderti conto che i tuoi contenuti non sono particolarmente adatti al tema scelto. Non sarebbe meglio costruire un sito sulla base delle tue esigenze anziché doverti adattare a un tema già pronto?

Un tema o un site builder visuale?

Per WordPress esistono soluzioni come Oxygen Builder, Divi, Elementor con il suo Theme Builder, Bricks Builder e Breakdance, tanto per citare alcune tra le più popolari, che permettono di personalizzare e per certi versi creare un proprio tema personalizzato su WordPress.

Spesso conosciuti come page builder, theme builder, site builder o visual builder, a seconda dei casi, si tratta di strumenti che consentono di creare pagine e siti con WordPress in modo visuale, senza necessariamente dover mettere mano al codice.

Anche in questo caso, i criteri di scelta che ti ho riportato all’inizio di questo articolo ti possono guidare nella scelta.

Builder come Elementor, Divi e per certi versi anche Breakdance, sono ad esempio rivolti soprattutto a un pubblico meno esperto, spesso a persone che vogliono realizzare il proprio sito. Possono ovviamente essere usati anche da agenzie o da chi realizza siti per dei clienti. Non offrono però un livello di controllo e nemmeno strumenti per gestire in modo professionale la realizzazione di un sito web. Puntano soprattutto sulla facilità d’uso e sul fornire tanti modelli o elementi già pronti all’uso.

Viceversa, site builder come Oxygen e Bricks sono tra gli strumenti più avanzati e complessi per chi desidera realizzare un sito WordPress con strumenti visuali. Tra i tre Oxygen è la soluzione un po’ più datata, pur essendo ancora sviluppato dai suoi autori, che tra l’altro sono gli stessi che hanno realizzato Breakdance.

Bricks è uno dei visual site builder più moderni e maggiormente sviluppati. Come ho già accennato si tratta però di strumenti più complessi da padroneggiare, che richiedono una buona conoscenza di HTML, CSS e di come deve essere semanticamente strutturata una pagina web. Non sono site builder rivolti a un’utenza amatoriale e non mi sento di consigliare questi strumenti a chi desidera solo creare un proprio sito web.

Conclusioni

La scelta di un tema per WordPress può quindi nascondere diverse insidie. Il fatto che per questa piattaforma siano disponibili così tanti temi e così tanti plugin non deve indurre a pensare che per qualunque esigenza ci sia sempre un tema e un plugin disponibile e perfetto per risolvere il tuo problema.

In alcuni casi può anche essere necessario sviluppare un tema completamente da zero, ma questo scenario è spesso relativo a progetti con budget più consistenti.

In linea generale, riprendendo i criteri i due criteri principali che ho esposto all’inizio dell’articolo, ecco quali possono essere alcune soluzioni consigliate.

Se ha scarse competenze e nessuna esperienza nella creazione di un sito, ma vuoi comunque realizzarlo con le tue mani, ti suggerisco di valutare servizi come Wix o Squarespace o altri servizi no-code/low-code. Non offrono tutta la flessibilità di WordPress, ma il processo di creazione del sito è più guidato e a prova di inesperto.
Se però lo vuoi costruire con WordPress, allora la soluzione più facile potrebbe essere quella di acquistare un tema già pronto e installarlo cercando di modificarlo il meno possibile. Dovrai comunque dedicare del tempo ad apprendere almeno le basi del funzionamento di WordPress e del tema.

Se hai poche competenze ed esperienza ma vuoi poter avere maggiori possibilità di personalizzazione, allora ti suggerisco di dare un’occhiata a Elementor o Breakdance. Questi page builder sono spesso apprezzati da chi si avvicina a WordPress per la prima volta e molti utenti li trovano più semplici da usare rispetto ai classici temi di WordPress.

Se preferisci non utilizzare un page builder e utilizzare temi WordPress più classici, ti suggerisco temi come Astra o Kadence che sono piuttosto semplici da usare e offrono numerosi modelli pronti all’uso. Se però preferisci maggior possibilità di personalizzazione il tema che preferisco è GeneratePress. Astra, Kadence e GeneratePress sono temi già immediatamente utilizzabili ma che offrono ampi margini di personalizzazione.

Se hai una (molto) buona conoscenza di come funzionano WordPress, HTML e CSS e desideri soluzioni estremamente personalizzabili, per controllare meglio il codice delle pagine e non avere particolari vincoli per quel che riguarda la grafica del sito, allora site builder come Bricks possono essere strumenti adatti a te. Si tratta però di visual builder rivolti soprattutto a chi ha necessità di creare numerosi siti.

Come hai potuto vedere, la scelta non è semplice e le soluzioni sono molteplici. Spero però che questa guida ti sia servita. Fammelo sapere nei commenti.

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