Readability (ora non più disponibile), Instapaper e Read It Later (ora diventato Pocket) sono applicazioni e servizi Web che svolgono un compito apparentemente semplice: quello di salvare pagine Web permettendo all’utente di leggerle in un secondo momento.
Tali strumenti risolvono quella che a tutti gli effetti è un’esigenza reale per molti utenti che passano molto tempo sul Web e trovano continuamente contenuti interessanti che desiderano approfondire, ma che in quel momento non hanno il tempo di leggere.

È vero che sarebbe possibile utilizzare i bookmark del proprio browser Web o la funzione “Elenco di lettura” disponibile su Safari, ma soluzioni come Readability, Instapaper e Pocket sono senza dubbio più comode. Prima di tutto perché possono essere utilizzate su più dispositivi, permettendo di mantenere sempre sincronizzata la propria lista di articoli da leggere.
In secondo luogo perché effettuano una “trasformazione” delle pagine rendendole più piacevoli da leggere. Questi strumenti infatti rimuovono tutti i contenuti accessori (superflui?) presenti nella maggior parte delle pagine Web e li rendono disponibili con un layout più pulito ed essenziale, mostrando solo il contenuto dell’articolo. Un servizio come Pocket inoltre, permette anche di raggruppare in un’unica pagina gli articoli suddivisi in più pagine e questa è un’ulteriore comodità.

È opportuno precisare che il fatto di “ripulire” le pagine web salvate per mezzo di Readability, Instapaper e Pocket implica il fatto che la pubblicità presente su tali pagine non viene più visualizzata dagli utenti. Questo rappresenta sicuramente un danno per gli editori, che vedranno diminuire i loro ricavi.
Readability ha introdotto un sistema chiamato Readability Subscriber che permette agli utenti di pagare un piccolo contributo mensile, il 70% del quale sarà versato agli editori che l’utente legge più frequentemente. Se ad esempio io versassi $5 al mese come Readability Subscriber e la metà degli articoli che leggo su Readability sono stati pubblicati da Pippo.com, a questo sito a fine mese verrebbero versati $ 1,75 ( ($5 * 0,7)/2)). E’ ovviamente da verificare quanti degli utenti di Readability saranno disposti a versare tale contributo.
Sicuramente la strada migliore che possono adottare gli editori è quella di rendere “indispensabile” o altamente appetibile la consultazione dei contenuti sul proprio sito, rispetto alla lettura dei contenuti su Readability, Instapaper, Read It Later e servizi simili.
Ad esempio se un sito fornisce sempre notizie freschissime su avvenimenti di stretta attualità, è chiaro che l’utente ha meno interesse a salvare tali contenuti per una lettura in un secondo momento, ma preferisce consultare immediatamente l’articolo sul sito stesso.
Anche i siti che sfruttano molto i contenuti multimediali sono avvantaggiati sotto questo punto di vista, dato che “costringono” l’utente a visitare il sito per poter consultare tali contenuti che altrimenti non verrebbero visualizzati tramite Readability, Instapaper e Read It Later.
Un’ulteriore leva da sfruttare da parte degli editori è quella rappresentata dal fattore community, ossia dalla capacità di sviluppare un massa critica di utenti che partecipano alle discussioni sul sito o attraverso i commenti o un forum. In questo caso il valore del singolo articolo viene arricchito da una serie di contributi che non sono fruibili attraverso la copia salvata da leggere in un secondo momento, ma richiedono all’utente la “presenza fisica” sul sito dell’editore.
Sicuramente Readability, Instapaper e Pocket sono strumenti utili e che devono far riflettere gli editori, dato che sotto certi punti di vista il loro successo è dovuto ad alcune carenze dei siti Web, come ad esempio una pessima esperienza di lettura per gli utenti. È innegabile che se tra un paragrafo e l’altro vedo continuamente degli annunci pubblicitari, preferisco sicuramente leggere quell’articolo su Instapaper o Readability senza alcuna distrazione.