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Tiziano Fogliata

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Home » Sviluppo Web » Hosting: la mia esperienza con Linode

Hosting: la mia esperienza con Linode

Scritto da Tiziano Fogliata il 18 Aprile 2012

Logo Linode VPSNel corso degli anni ho avuto modo di utilizzare diversi fornitori di hosting e differenti tipologie di offerte: dal tradizionale hosting condiviso, ai server dedicati, dai Virtual Private Server al cloud hosting.

Le prime esperienze le ho avute con Dreamhost e Hostingplan, passando poi per MediaTemple, LivingDot, HotDrupal, eApps, VPS.net, SeeWeb e SliceHost, solo per citare quelli che ricordo.

Alcuni di questi fornitori li ho sperimentati solo per pochi mesi, altri li sto utilizzando tutt’ora, ma da un anno a questa parte mi sono particolarmente affezionato a Linode.

È opportuno precisare che Linode non offre un servizio di hosting alla portata di tutti, non nel senso che sia particolarmente costoso, ma più che altro perché non offre sistemi preconfigurati e pannelli di controllo* per creare facilmente un nuovo spazio Web. Linode offre una cosa sola ma lo fa veramente bene 🙂

Linode mette a disposizione degli utenti dei server virtuali basati sul sistema operativo Linux, permettendo di scegliere tra diverse distribuzioni e offrendo anche degli script di configurazione, chiamati StackScripts, che consentono di creare velocemente differenti tipologie di configurazione a seconda delle varie esigenze.

Linode inoltre offre un fantastico pannello di gestione delle varie macchine virtuali e del servizio di DNS che Linode mette a disposizione. Questo panello di controllo però non ha però nulla a che vedere con Cpanel o Plesk. Non si tratta infatti di un sistema per la gestione dei siti ospitati sul server, ma di uno strumento per effettuare operazioni come il ridimensionamento di un server, la creazione di dischi aggiuntivi, la clonazione di un server e la gestione di più macchine virtuali.

Sempre attraverso tale pannello è anche possibile monitorare il consumo di risorse delle varie macchine e creare anche un sistema di bilanciamento del carico tra vari server. E’ utile anche segnalare che il pannello di controllo, chiamato Linode Manager, dispone anche di API che permettono di interfacciarsi ad esso utilizzando diversi linguaggi di programmazione.

Da segnalare inoltre la disponibilità di un’app per iPhone scaricabile gratuitamente che permette di gestire i propri server su Linode.

Linode Manager
La pagina principale del Linode Manager

È facile insomma intuire che Linode è particolarmente indicato per tutte quelle situazioni in cui l’utente vuole avere il pieno controllo sulle proprie macchine, avendo anche la possibilità di creare infrastrutture server particolarmente articolate e complesse. Linode in questo senso si avvicina molto ad EC2 di Amazon piuttosto che ad una soluzione di hosting tradizionale. Linode in pratica offre CPU, RAM, spazio disco e banda poi sta all’utente farci quello che vuole 🙂

Utilizzo CPU su VPS Linode
Linode Manager visualizza i grafici relativi all’utilizzo delle risorse

Spesso però una delle note dolenti per quel che riguarda i fornitori di hosting è il supporto e la documentazione presente sul sito. Da questo punto di vista la documentazione messa a disposizione da Linode è particolarmente curata e completa e il supporto l’ho trovato sempre estremamente celere e competente. E’ disponibile inoltre anche un canale IRC e i forum di discussione di tutta la community Linode.

Linode offre diversi “pacchetti”che si differenziano in base alla quantità di risorse messe a disposizione. I pacchetti di partenza sono chiamati Linode 512, Linode 768, Linode 1024 e così via a seconda del quantitativo di RAM presente sulla macchina virtuale. Linode inoltre specifica anche il numero massimo di macchine virtuali presenti su ogni server fisico: 40 nel caso di Linode 512, per arrivare a 5 nel caso di Linode 4096.

Con ogni macchina virtuale è ovviamente possibile effettuare upgrade e downgrade per passare da un piano all’altro, mantenendo inalterata la configurazione del vostro ambiente di lavoro. E’ anche possibile aggiungere semplicemente più risorse (RAM, banda, disco, IP aggiuntivi) anche senza cambiare tipologia di Linode, basta acquistare i cosiddetti Linode Extras:

Linode Extras
Aggiungere RAM, banda e altre risorse al proprio server Linode

Linode rappresenta sicuramente una delle migliori piattaforme di hosting che abbia mai provato e, se lavorare con Linux senza pannello di controllo non vi spaventa, vi consiglio caldamente di provarla.

* una volta attivata una macchina virtuale su Linode ovviamente nulla vi impedisce di installare Plesk, Cpanel, ISPManager, Webmin o qualsiasi altro pannello di controllo.

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Sezione: Sviluppo Web Argomento: Hosting

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Commenti

  1. Paolo Iorio dice

    6 Marzo 2013 alle 19:19

    Volevo chiederti se ci fosse uno ‘standard’ per capire quante macchine / memoria servono a seconda del numero degli utenti, grazie.

    • Tiziano Fogliata dice

      6 Marzo 2013 alle 19:23

      Dipende dal tipo di applicazione che ci fai girare. C’è molta differenza in termini di risorse richieste per gestire una pagina statica o un CMS complesso. A queste variabili vanno aggiunte anche l’eventuale presenza di un sistema di caching e il grado di interazione che gli utenti avranno con la pagina. Sono insomma parecchi i fattori da considerare.

  2. Alberto dice

    19 Agosto 2013 alle 20:03

    ti volevo chiedere se nella tua esperienza hai provato un server vps WINDOWS low cost

    • Tiziano Fogliata dice

      19 Agosto 2013 alle 23:24

      Non ho mai avuto occasione/necessità di lavorare con una Vps Windows

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Tiziano FogliataMi chiamo Tiziano Fogliata e mi occupo di consulenza e formazione in ambito WordPress e digital marketing.
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