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Tiziano Fogliata

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Home » Web Marketing » Come utilizzare Google Analytics: 5 consigli da mettere subito in pratica

Come utilizzare Google Analytics: 5 consigli da mettere subito in pratica

Scritto da Tiziano Fogliata il 3 Luglio 2020

In alcuni articoli precedenti ti ho mostrato come installare Google Analytics su WordPress e dell’importanza dei parametri UTM per tracciare le campagne. In questo articolo ti voglio dare 5 consigli da applicare subito al tuo account Google Analytics, per utilizzare meglio questo strumento, ottenere più dati ed evitare problemi.

Rimuovere il parametro FBCLID dagli URL su Google Analytics

Se sul tuo sito arrivano visite da Facebook è molto probabile che consultando i rapporti di Google Analytics avrai visto pagine del tuo sito con URL come questi:

Facebook Click Identifier (fbclid)
Il Facebook Click Identifier (fbclid) negli URL delle pagine su Google Analytics

Ossia uno stesso URL del tuo sito ripetuto su più righe dove ogni volta cambia il parametro fbclid.

Ma che cosa significa il parametro fbclid?

Fbclid, sta per Facebook Click Identifier ed è un parametro che Facebook aggiunge automaticamente agli URL. È un parametro utile a Facebook, ma che va a “sporcare” i report di Google Analytics dato che tende a disperdere i dati della stessa pagina su più righe anziché consolidarli in una soltanto.

Il problema è che tu, anziché vedere (ad esempio) una pagina che ha generato 1.000 visite da Facebook in una riga soltanto, vedrai 1.000 righe dove in ognuna è riportata 1 singola sessione. Quindi molto probabilmente rischi anche di non notare tutto il traffico che da Facebook è arrivato su quella pagina.

Una soluzione facile è quella di dire a Google Analytics di ignorare il parametro fbclid. Per farlo è sufficiente andare in
Amministratore -> Vista -> Impostazioni viste

Impostazioni viste di Google Analytics

Poi, nella pagine relativa alle impostazioni della vista, nell’area chiamata Escludi parametri di ricerca URL ti basta inserire il parametro fbclid.

Se sono presenti altri parametri, è sufficiente separarli con una virgola. Una volta fatto, clicca sul pulsante Salva presente in fondo alla pagina.

Dopo aver effettuato questa operazione, tutti i dati da ora in avanti saranno ripuliti dal parametro fbclid.

Rileva cosa cercano i visitatori sul tuo sito

Molto spesso ci si focalizza solo sulle ricerche che le persone effettuano su Google ma si ignora quello che i visitatori cercano sul sito.

Se sul tuo sito è presente un motore di ricerca, è probabile che sia molto semplice poter monitorare le ricerche effettuate dagli utenti con Google Analytics.

Anche per questa impostazione è necessario andare nella pagina:
Amministratore -> Vista -> Impostazioni viste

Qui è presente un campo chiamato Parametro di ricerca nel quale devi solo inserire il parametro di ricerca usato sul tuo sito. Se hai un sito WordPress, il parametro standard utilizzato è s (sì, solo la lettera s).

Parametro di ricerca

Se infatti effettuo una ricerca sul mio sito WordPress, l’URL della ricerca è https://www.fogliata.net/?s=wordpress e come vedi è la lettera s il parametro che indica quale termine è stato cercato.

I rapporti sulla ricerca sul sito nella sezione comportamento
I rapporti sulla ricerca sul sito nella sezione Comportamento di Analytics

Poi ti basterà visitare la sezione Comportamento -> Ricerca su sito nei rapporti di Google Analytics per consultare tutti i dati relativi alle ricerche effettuate dai visitatori del tuo sito. I dati ovviamente non sono retroattivi, dato che saranno rilevate solo le ricerche effettuate dopo che avrai attivato il monitoraggio della ricerca.

Fatti avvisare via email da Google Analytics

Può succedere che, dopo una prima fase di entusiasmo iniziale, ora lascia passare settimane o addirittura mesi senza andare a consultare i rapporti di Google Analytics.

Anche per i più pigri Analytics però offre alcune funzionalità interessanti.

Nella sezione Amministratore -> Vista -> Avvisi Personalizzati puoi impostare delle regole per farti inviare delle email da Analytics al verificarsi di determinate condizioni.

Dove puoi impostare gli Avvisi personalizzati
Dove puoi impostare gli Avvisi personalizzati

Un’ipotesi è quella di impostare un avviso se le visite al tuo sito dovessero diminuire drasticamente da un giorno all’altro, così da essere subito avvisato in caso di problemi.

Non sono rari i casi di persone che hanno installato il codice di Google Analytics all’interno dei file del tema del proprio sito WordPress. Poi può succedere che cambiano il tema e si dimenticano di installare nuovamente il codice di Google Analytics, accorgendosi magari dopo settimane che i dati di traffico non venivano più raccolti. Con un avviso personalizzato, questo non succederebbe.

Un altro caso sono gli avvisi in caso di crescita o diminuzione del traffico organico proveniente dai motori di ricerca. Puoi decidere se valutare l’andamento su base giornaliera, settimanale o mensile e ricevere avvisi qualora il traffico aumenti o scenda di una certa percentuale.

La stessa cosa puoi farla anche in relazione ad altre metriche come ad esempio il tasso di conversione, così da ricevere un’avviso se il tasso di conversione del tuo sito dovesse subire della variazioni positive o negative considerevoli.

Come vedi, sono molti i modi per essere avvisati da Google Analytics anche senza dover passare le ore a consultare tutti i rapporti.

Crea viste di backup per salvaguardare i dati e per gli esperimenti

Una buona pratica, caldamente consigliata, quando si attiva una proprietà su Google Analytics è quella di creare almeno 3 viste:

  • una principale, che possiamo chiamare Master
  • una secondaria che possiamo chiamare Backup
  • una per gli esperimenti che possiamo chiamare Test

Per creare delle copie è sufficiente spostarsi nella pagina
Amministratore -> Vista -> Impostazioni viste
e cliccare sul pulsante Copia vista

Una vista Backup è utile per raccogliere tutti i dati senza filtri, mentre una vista Test è comoda per poter effettuare esperimenti sui filtri in modo da verificare che non creino problemi, prima di applicarli in modo definitivo sulla lista Master.

Evita di tracciare i dati personali degli utenti con Google Analytics

Questo può essere un aspetto un po’ avanzato per chi magari si è appena avvicinato a Google Analytics, ma è opportuno essere al corrente di questa regola.

In pratica i termini di utilizzo di Google Analytics vietano la raccolta di quelle che vengono definite come “informazioni che consentono l’identificazione personale”, spesso indicate anche come PII o Personally identifiable information.

Cosa sono esattamente? Ad esempio:

  • Indirizzi email
  • Indirizzi postali
  • Numeri di telefono
  • Nomi completi o nomi utente
  • …

Un esempio comune di queste situazioni si verifica ad esempio quando tali informazioni sono presenti come parametro in un URL del sito. Supponiamo che ad esempio dopo che l’utente si è registrato venga inviato a una thank you page e nell’url siano presenti il suo nome e cognome:

https://www.sitoweb.it/grazie.php?nome=Mario&cognome=Rossi

Se sul sito è installato il codice di Google Analytics, l’url della pagina viene raccolto da Google Analytics e con esso le informazioni di quell’utente. Questo rappresenta una violazione dei termini di utilizzo ed è quindi necessario che tali dati vengano raccolti. Ad esempio non inserendoli nell’URL, oppure non attivando il codice di Google Analytics su quelle pagine. Una soluzione, per chi ha un minimo di confidenza con Google Tag Manager è quella di usare questo script di Simo Ahava o l’evoluzione proposta da Brian Clifton.

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Sezione: Web Marketing Argomento: Google Analytics, Web Analytics

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Tiziano FogliataMi chiamo Tiziano Fogliata e mi occupo di consulenza e formazione in ambito WordPress e digital marketing.
Aiuto aziende e professionisti a sfruttare strumenti come WordPress, l'email marketing e la marketing automation per comunicare, trovare nuovi clienti e far crescere la propria attività. Autore di due libri su WordPress editi da Hoepli. Continua…

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